Lutto Laura Pausini, terribile incidente: un pirata della strada, poi un immenso dolore

Non c’è tregua con le uccisioni di ciclisti sulle strade italiane. L’ennesima tragedia si è consumata a Bologna, travolgendo la vita della nota cantante Laura Pausini.

La strage dei ciclisti, 3000 morti in dieci anni, molti incidenti di questi avvengono anche in città. Un bilancio da bollettino di guerra, tra il 2014 e il 2023 gli incidenti che hanno coinvolto ciclisti sono stati oltre 164 mila. I morti sono circa 3 mila e i feriti più di 150 mila. Il trend è in aumento ma è perché aumenta l’uso della bicicletta post pandemia da Covid-19.

Lutto Laura Pausini, terribile incidente: un pirata della strada, poi un immenso dolore
Laura Pausini (ANSA) – Allaguida.it

Il colossale monitoraggio, mai fatto prima in Italia, a cura del Politecnico di Milano sui dati tra il 2014 e il 2023 messi a disposizione da Aci, Istat e forze dell’ordine mette in evidenza la pericolosità e i rischi in sella ad una due ruote. A causare gli incidenti non è certo l’alta velocità, ma la distrazione alla guida di automobilisti che travolgono i poveri malcapitati sulla strada. Eventi che nella migliore delle ipotesi si traducono con un ferimento per il ciclista o i ciclisti, nella peggiore con la morte. Sul selciato è pieno di fiori commemorativi degli sportivi.

Nuova tragedia per un ciclista

E’ notizia delle ultime ore, come riportato dalle edizioni bolognesi di Repubblica e del Resto del Carlino, un dramma che fa riaccendere i riflettori sull’argomento e sul problema, l’incidente del ciclista Ettore Pausini, zio dalla cantante Laura, l’uomo di 78 anni che è stato investito e ucciso ieri da un’auto pirata mentre si trovava in sella alla sua bicicletta a Bologna.

Ciclista ucciso da auto pirata
Zio Laura Pausini ucciso in bici (ANSA) – Allaguida.it

L’uomo come era sua abitudine stava percorrendo il tratto in via degli Stradelli Guelfi, alla periferia est della città emiliana. L’auto pirata, al momento non ancora identificata, è fuggita via lasciando l’uomo senza vita sul selciato. Episodi come questi ci ricordano quanto sia importante la sicurezza alla guida. Moderare la velocità, rispettandone i limiti, soprattutto i città e nei tratti di montagna dove i tornanti sono stretti. Prudenza alla guida e fari sempre accesi per illuminare la nostra via, ma anche il futuro di chi sceglie tutti i giorni una mobilità sostenibile.

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