Il mondo del motorsport piange un vero e proprio mito, un pezzo di storia delle corse tutto italiano. Ecco di chi si tratta e per quale mito è stato un’icona dello sport che più amiamo.
Il motorsport è in lutto, a seguito della scomparsa di una leggenda italiana delle corse automobilistiche. Si tratta di un personaggio che ha fatto la storia dei rally, al tempo in cui i nostri colori primeggiavano nelle corse sui fondi sconnessi. Originario del veneto, ha vissuto quelli che possiamo definire i tempi d’oro del motorsport dei rally, con una passione ed una competenza ormai rari al giorno d’oggi.

Stiamo parlando, ovviamente, di Claudio Bortoletto, stroncato a 72 da un mieloma che non gli ha lasciato scampo, lasciando un terribile vuoto in tutti noi. Classe 1954, a soli 21 anni entrò nel Jolly Club, la squadra milanese che scrisse pagine indelebili della storia dei rally tra gli anni Settanta e Novanta, e dopo poco tempo dal suo ingresso nel team, ne divenne il direttore sportivo. Era un grande stratega, sia sotto il profilo tecnico che sotto quello umano.
Motorsport, Claudio Bortoletto si è spento a 72 anni
Claudio Bortoletto non era un direttore sportivo qualunque, ma fu un vero e proprio mito dei rally. Pensate che sotto di lui, il Jolly Club vinse circa 160 gare internazionali, con 2 titoli mondiali ed alcuni europei portati a casa sotto la sua gestione. All’epoca, il team milanese poteva vantare l’utilizzo di veicoli mitici come le vetture di casa Lancia, la Stratos, la 037, la Delta S4 e la Delta Gruppo A, con sponsor mitici come Totip, Fina e Martini. A metà degli anni Ottanta, Jolly Club entrò nel mondiale rally come team satellite della casa di Torino.
Muy triste por la noticia del fallecimiento de Claudio Bortoletto. Le recuerdo con mucho cariño. Un abrazo fuerte a todos sus seres queridos.
Very sad to hear about the passing of Claudio Bortoletto. I remember him fondly. Sending a warm hug to all his loved ones. pic.twitter.com/c1AR5GC2Ex
— Carlos Sainz (@CSainz_oficial) July 8, 2025
Dopo l’abbandono della squadra ufficiale, fu proprio al Jolly Club che la Lancia lasciò in eredita le auto factory e la livrea Martini. Nel 2001, Bortoletto entrò in ACI Sport come responsabile dei campionati italiani rally, per poi diventare componente del gruppo che organizza i rally mondiali. Tutta la nostra redazione rivolge alla famiglia di Bortoletto le più sincere condoglianze in questo momento di dolore.