All’età di 83 anni è scomparso l’ing. Claudio Lombardi, noto per i grandi successi nei rally con Lancia, papà dello sviluppo della 037 e delle iconiche Delta.
L’automobilismo italiano che tanto è stato celebrato in ogni angolo di mondo, grazie ai top brand, è frutto del lavoro di tecnici straordinari come l’ingegnere Claudio Lombardi. Nato nel 1942 a Spinetta Marengo, in provincia di Alessandria, aveva già la passione per i motori nelle vene. Non ha mai avuto molti dubbi sul suo futuro professionale e, dopo aver ottenuto la licenza liceale, il piemontese scelse il percorso formativo in ingegneria per entrare nel mondo del Motorsport.

L’ing. Lombardi è diventato un uomo simbolo della Lancia, in un’epoca d’oro con il Gruppo B per poi seguire Fiorio dal mondo rally a quello della F1. Dopo un percorso con la Scuderia modenese, il tecnico scelse l’esperienza con le vetture Gran Turismo del Cavallino. Con l’arrivo del nuovo millennio divenne responsabile dei motori dell’Aprilia, curando lo sviluppo della RSV 1000 vincitrice dei campionati del mondo di Superbike.
Claudio Lombardi: una vita fatta di passioni
L’ingegnere raccolse con convinzione anche l’impegno civico e politico, ricoprendo il ruolo di assessore all’ambiente del Comune di Alessandria fra il 2012 e il 2017, dando il suo supporto all’associazione Comitato Stop Solvay contro l’inquinamento ambientale. L’associazione ha lanciato un post pubblicato sui social: “Compagno di tante battaglie e voce lucida e instancabile nella difesa del nostro territorio, Claudio è stato membro attivo, condividendo un pezzo fondamentale della nostra storia, mettendo al servizio della collettività la sua straordinaria competenza. è stato una fonte inesauribile di dati, analisi e chiarimenti tecnici sull’inquinamento prodotto dal polo chimico, ma soprattutto una presenza costante, fino all’ultimo, al nostro fianco. A lui va la nostra più profonda gratitudine. Continueremo a lottare e lo faremo anche in suo nome”.
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Claudio Lombardi non verrà mai dimenticato dagli appassionati, perchè è stato direttore tecnico del Reparto Corse di Lancia negli anni ’80 e direttore del Dipartimento motori F1 della Ferrari. E’ diventato uno dei motoristi più importanti al mondo. Ha fatto la differenza nella crescita della Delta S4 o al motore da competizione Triflux brevettato da Fiat. Come team manager ha avuto tra le sue file campioni del calibro di Miki Biasion, Juha Kankkunen e Didier Auriol nei rally, mentre in Ferrari nel circus della F1 ha guidato Alain Prost e Jean Alesi.