Durante il fine settimana del Gran Premio d’Olanda di F1, andato in scena a Zandvoort, si è parlato tanto di futuro, e di possibili alleanze tra grandi personaggi. Le parole di Toto Wolff non sono passate inosservate.
Il mondiale di F1 è tornato in scena con il Gran Premio d’Olanda, dove la McLaren ha dimostrato, una volta in più, tutta la propria superiorità sulla concorrenza. Per le squadre non ha senso insistere con investimenti sui progetti di quest’anno, dal momento che il 2026 è ormai dietro l’angolo. La F1 sarà protagonista di una delle più grandi rivoluzioni della sua storia, con l’avvento di nuove power unit e di monoposto differenti rispetto a quelle attuali, più piccole e leggere.

Fare pronostici in chiave 2026 è del tutto impossible, anche se le indiscrezioni parlano di una Mercedes messa molto bene sui nuovi motori, tanto da far temere alla concorrenza un 2014-bis. Toto Wolff ha addirittura affermato che le monoposto del prossimo anno potrebbero toccare i 400 km/h sfruttando il loro picco di energia massimo, lanciando anche un piccolo allarme in chiave sicurezza. Nel frattempo, il manager austriaco si è fatto notare per aver utilizzato il termine “mafia” durante le interviste di rito del fine settimana in terra olandese.
F1, Wolff e la “mafia” con Horner, Briatore ed Ecclestone
Dopo l’addio di Luca De Meo, il futuro della Renault in F1, e quindi di Alpine, è stato messo in dubbio. Tuttavia, Francois Provost, il nuovo CEO, ha detto che il Circus resta tra le priorità della casa francese, e sono emerse voci importanti relative ad un futuro coinvolgimento di Christian Horner nel progetto, così come di Bernie Ecclestone. Nel corso del week-end di Zandvoort, Toto Wolff ha parlato della possibile unione di questi tre personaggi, usando un termine che non è passato inosservato.

Wolff non ha usato mezzo misure per commentare questo progetto: “Sarebbe una storia entusiasmante, che potrebbe creare molto fermento attorno alla F1. Credo che ne abbiamo bisogno, questo sport è sempre stato sinonimo delle migliori gare grazie a piloti fantastici e grandi personalità. Ripensando all’era dei proprietari e dei team principal come Frank Williams, Ron Dennis, Flavio Briatore e Luca di Montezemolo, dovremmo lavorare proprio su questo aspetto. Nel caso in cui ci fosse un progetto così entusiasmante, avremmo tutta la mafia di questo sport riunita, sarebbe un ottimo contenuto“.