Tra Marc Marquez e Valentino Rossi c’è sempre stata una profonda rivalità in pista, con evidenti mancanze di rispetto reciproche, ma alla vigilia della tappa di Motegi sono arrivate dichiarazioni sorprendenti.
Valentino Rossi, nonostante si sia ritirato nel 2021, ha lasciato un segno indelebile nel Motomondiale. Per la MotoGP è stato come uno dei padri fondatori, in grado di tenere incollati allo schermo milioni di appassionati. La differenza l’ha fatta il talento, ma anche sua capacità di reagire nelle situazioni più complesse. La sua personalità esuberante e la capacità di colpire i piloti più forti con mind game mediatici aveva sempre funzionato, sino all’arrivo dell’armata spagnola Lorenzo – Marquez. I primi titoli in top class il maiorchino se li meritò senza appelli, avendo vinto a parità di moto contro il Dottore.

Nel 2015, invece, Marc si inserì nella sfida tra i due centauri della Casa di Iwata, ma sempre a favore di Jorge Lorenzo. Tra Rossi e il Cabroncito era nata una profonda antipatia dopo alcuni contrasti avvenuti in Argentina e Olanda, dove il pilota della Honda si aspettava di ricevere delle scuse. Valentino Rossi alzò i toni anche davanti alle telecamere, creando una atmosfera adatta per una tempesta perfetta. L’evento arrivò puntuale a Sepang, penultimo appuntamento del campionato, con il noto calcio alla Honda del numero 93.
Con quel gesto che nacque da un fallo di reazione dopo le provocazioni ricevute, il Dottore si giocò la possibilità di vincere il decimo titolo mondiale nella sfida finale di Valencia. Ora Marc, salito in sella alla Ducati ufficiale nel 2025, avrà la possibilità di eguagliarlo a quota 9 riconoscimenti iridati.
Le parole di Marc Marquez a Valentino Rossi
Intervistato su AS, Marc Marquez ha assicurato che sarà un onore eguagliare i 9 titoli di Valentino Rossi. “Diversi primati di nomi importanti sono già stati eguagliati e questo è un onore, e eguagliare Valentino Rossi è un altro onore. Ho sempre detto che, quando guardavo le gare, i miei idoli erano Valentino Rossi e Dani Pedrosa. Ce n’erano due che ho guardato e sono rimasto sbalordito a guardarli. Ho sempre osservato di più Pedrosa, per la sua altezza, perché da piccolo assomigliavo di più a Dani e volevo essere come lui, ma per essere all’altezza di Rossi… Lui è uno dei grandi nomi, come quando in altre cose ho eguagliato Agostini o Nieto. Ti vedi intorno a nomi che sono difficili da credere”.

Il decimo titolo secondo Marc è possibile, perché sarà il numero successivo. I numeri non mentono, mentre le dichiarazioni un giorno saranno dimenticate. Lo spagnolo ha dimostrato di essere all’altezza dei più grandi di sempre e con un trionfo nel GP di Giappone arriverà a quota 100 successi nel Motomondiale.