Marc Marquez ha dominato la scena nella stagione che si è appena conclusa, vincendo il mondiale a settembre. Il nativo di Cervera, in chiave 2027, non ha ancora preso alcuna decisione, e si lascia aperta ogni porta.
La MotoGP è andata ufficialmente in vacanza dopo la conclusione della giornata di test di Valencia, che ha posto la parola fine alla stagione 2025, dandoci un primo assaggio di 2026. Il grande assente di giornata è stato ovviamente Marc Marquez, ancora ai box dopo l’infortunio di Mandalika, che lo ha costretto ad un nuovo intervento chirurgico, questa volta alla scapola destra. Il nativo di Cervera ha vinto il mondiale a Motegi, alla fine di settembre, e la sua stagione si è conclusa solamente una settimana più tardi.
Il contatto con Marco Bezzecchi ha provocato delle conseguenze da non sottovalutare per il #93, che già nel 2020 subì un terribile infortunio alla spalla ed al braccio destro. Per tale ragione, si è deciso di non accelerare troppo i tempi e di procedere con calma, saltando delle gare che erano del tutto inutili ai fini della classifica iridata. Marquez ha firmato un contratto biennale con il team factory Ducati, ed a breve sarà tempo di iniziare a ragionare sul dà farsi in chiave futura. Lo spagnolo, tuttavia, non ha alcuna fretta.
Marquez, il ritorno alla Honda è più teoria che pratica
Marc Marquez non vuole correre ulteriori rischi dopo l’infortunio di Mandalika, motivo per il quale ha saltato il finale di stagione. Presto però ci sarà una risposta sulla data del suo rientro in pista: “Il fatto di essere competitivo o meno nel 2026 dipenderà dalle mie condizioni fisiche. Non so se salterò una gara in più o una gara in meno. Non è ancora confermata la mia presenza ai test di Sepang, ma spero di poter salire su una moto molto prima di quel momento. Sto rispettando tutti i tempi“.
Quanto al futuro, con il contratto in Ducati che scadrà alla fine del 2026, Marquez vuole prendere tempo, allontanando, ma non escludendo del tutto, un clamoroso ritorno alla Honda: “Un mio ritorno alla Honda? Credo sia più teoria che pratica, non prenderò decisioni quando sarò infortunato o non sarò in sella ad una moto. Sono in un periodo molto positivo, sono tornato sulla cresta dell’onda, ed occorre prendere le decisioni giuste ed essere egoista, pensando a me stesso. Nel 2027, nessuna squadra potrà garantirti una moto migliore rispetto alle altre. Sarà un anno in cui tutto sarà apertissimo“.
