Maserati, ora si sta esagerando: questo modello costa meno di una Panda, ha il motore più apprezza di sempre

Il botto in tutti i sensi perché l’esemplare in questione non è proprio tra i più noti del Tridente per l’affidabilità. Scopriamo di quale modello si tratta.

La Maserati Biturbo è stata espressamente voluta da Alejandro de Tomaso, che aveva acquisito la proprietà del marchi emiliano nel 1976 dalla Citroën. La Biturbo doveva essere il modello del rilancio del Tridente in una fase critica. Il prezzo era ottimo (poco più di 22 milioni di Lire al lancio) ma il target ambizioso non venne mai raggiunto a causa dei problemi tecnici che segnarono le vendite. Molte Biturbo, negli Stati Uniti, presero fuoco a causa degli anelli di gomma sintetica che sostenevano il sistema di scarico, che, surriscaldandosi, finivano per creare le fiamme.

Maserati a 6500 euro
In vendita un esemplare di Maserati Biturbo – Allaguida.it

Poche settimane dopo il debutto il prezzo passò a oltre 26 milioni di Lire. Per intenderci un 55.000 euro che iniziarono a diventare tanti per la fascia media. L’influenza di Giugiaro, disegnatore della Quattroporte del 1979 a cui la Biturbo si ispira, si fece sentire e da una impostazione tecnica classica (motore anteriore longitudinale, trazione posteriore, sospensioni anteriori a ruote indipendenti, retrotreno a bracci oscillanti e impianto frenante con dischi davanti e dietro), la Biturbo venne proposta nel 1982 come l’auto della svolta.

Il motore, un V6 bialbero alimentato a carburatori, derivava da quello della Merak, da cui differiva per le valvole e per il sistema di sovralimentazione composto da 2 turbocompressori uno per bancata. Per questo motivo prese il nome di Biturbo. È stata una delle prime vetture stradali ad utilizzare un sistema multi-turbo. La cilindrata era di 2491 cm³ per i mercati esteri e 1996 cm³ per l’Italia con 192 CV per le 2500 e 180 CV per le 2000.

In vendita un esemplare di Maserati Biturbo

L’unità del 1984, proposta a 7.500 dollari, sembra un affare ma andiamoci piano. Nonostante le tante novità tecniche introdotte sulla Maserati Biturbo negli anni ‘80, i problemi di affidabilità emersero velocemente tra le mani dei proprietari con avarie meccaniche, difetti nell’impianto elettrico, surriscaldamenti e componenti fragili che tendevano a minare il piacere del possesso, oltre a quello della guida. In basso l’analisi video di ZMC Auto.

Per questo motivo la manutenzione risulta ancor più costosa nei tempi attuali, diventando un’auto bella ma da evitare. Un esemplare del 1984, proposto negli Stati Uniti da Craiglist, può catturare l’interesse di appassionati inesperti. Il prezzo è favorevolissimo, anche grazie a un basso chilometraggio, ma a livello generale è meglio stare alla larga dai problemi gestionali di una delle Maserati più odiate dagli appassionati.

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