Ci sono collezionisti che hanno preferito non guidare più le loro amate compagne a quattro ruote per conservarle sotto un telo per decenni.
Il fascino indiscutibile delle auto e moto d’epoca è nell’integrità del valore conservato nel tempo. Il collezionista è prima di tutto un appassionato, un malato dell’originalità, un nostalgico a volte dei tempi che furono, e quell’auto o quella moto rappresentano per lui, una macchina del tempo che lo riporta alla gioventù, all’adolescenza. Difficile da spiegare il valore di certi oggetti per chi non subisce il fascino degli stessi, ma in certi casi ci sono storie romantiche dove il proprietario sente, percepisce la nostalgia nel presente guardando al futuro, per poi girarsi indietro e vedere nel suo garage sotto un telo un’immacolata Mercedes 500SL.
La storia che andiamo a raccontarvi è di una bellissima auto tedesca ferma per ben 42 anni in Inghilterra sotto la sua copertura. Il proprietario, un amante del marchio della Stella a tre punte ha preservato la sua auto per quattro decenni in un box deumidificato.
La condizione clamorosa della Mercedes iconica
La berlina venne comprata il 30 novembre 1982 e il proprietario la trasportò con un rimorchio fino a casa sua, dove la tenne in garage per i successivi quarant’anni. Storia di un bolide che ai tempi era il fiore all’occhiello della Casa tedesca: motore V8 da 5,0 litri con una potenza di circa 240 cavalli. La 500SL costava 24.400 sterline da nuova, ovvero più di 90.000 euro attuali e venne lanciata nel 1980 per i mercati globali. Ora si trova nell’SLShop nel Regno Unito.
La Mercedes salvata alla storia e all’oblio è un modello tutto accessoriato, esposta nell’SLShop nel Warwickshire, in Inghilterra. Sam Bailey, fondatore e amministratore delegato di SLShop, al riguardo ha spiegato: “Si tratta, molto semplicemente, di una capsula del tempo. Ci impegniamo a non mettere mai più in vendita questo veicolo. Stiamo realizzando un’esposizione permanente climatizzata qui a Stratford-upon-Avon, dove rimarrà come tributo alla visione del signor Hough e al futuro della comunità delle auto d’epoca”.
