Mercedes: tutte le novità del marchio tedesco per i prossimi anni: le cinque C

Mercedes 2019

Mercedes è uno dei Costruttori che si sta proiettando con la maggiore velocità e la maggiore concretezza verso un futuro molto particolare. Un futuro fatto di auto connesse, di mobilità innovativa, di elettrificazione del mondo automobilistico e di servizi, tanto da diventar proprio anche provider di servizi oltre che Costruttore automobilistico. Le parole chiave per questa rivoluzione sono cinque, tutte con la lettera C.

Sono Core, Case, Customer, Culture e Company le chiavi di lettura del futuro automobilistico secondo Mercedes. Tante parole per riassumere dei concetti variegati ma soprattutto innovativi, che nei prossimi decenni (o meno…) dovrebbero letteralmente stravolgere il mondo della mobilità così come lo conosciamo oggigiorno. Questo perchè Mercedes è un Costruttore attivamente impegnato ad offrire dei servizi sempre più all’avanguardia ed anzi che riescano ad anticipare i tempi, cercando come sempre di anticipare i trend e di primeggiare nei confronti dei diretti concorrenti in fatto di innovazione e leadership tecnologica.

La conferenza stampa di fine anno è stata la giusta occasione per parlare di temi particolarmente casi al Costruttore tedesco, così come delle strade verso le quali ha deviato il proprio sviluppo. Una di queste è la fornitura di veicoli elettrici. Il settore automobilistico sta vivendo un momento di profonda trasformazione e Mercedes ha una gamma di prodotti a listino che hanno, nel loro segmento, dato una svolta importante alla tecnologia di bordo. Parliamo di auto come la nuova Mercedes Classe A sulla quale ha debuttato la piattaforma multimediale MBUX, completamente sviluppata da Mercedes e che garantisce delle possibilità di ampliamento praticamente infinite. Ma questo è solo un tassello che vede la sua naturale evoluzione nell’incremento delle connettività. Tutto dovrà essere connesso, tutto dovrà dialogare, che poi è anche il presupposto per avviare dei progetti di auto a guida autonoma, dati che bisogna rispetti i canonici protocolli del V2I e V2V (Vehicle-to-Infrastructure e Vehicle-to-Vehicle).

Ma Mercedes vede al futuro anche con soluzioni di alimentazione alternative ai classici motori a combustione interna. Con il brand EQ ha ormai da tempo manifestato l’interesse nell’avere una gamma di veicoli completamente elettrici e la nuova Mercedes EQC, SUV di medie dimensioni completamente elettrico, è la capostipite di questa offerta. Alla quale però si affianca anche smart, un brand che ha deciso di “rigettare” completamente i motori benzine o diesel per lanciarsi in un’offerta “full electric”. In praticamente fino a metà 2019 verranno prodotti per smart motori benzina o diesel, poi cesserà la produzione e da inizio 2020 saranno vendute solo smart elettriche. Una scelta importante, soprattutto considerando i numeri che fa registrare smart in Italia, ma che viene a valle dell’evidente interesse che hanno i clienti verso la piccola cittadina in versione a zero emissioni. Un interesse che viene mantenuto acceso grazie ad una politica di distribuzione colonnine di ricarica, che attualmente è il primo ostacolo nei confronti della riuscita nelle vendite di auto elettriche, che le vedrà a disposizione anche all’interno dei parcheggi dei dealer. E poi c’è l’idrogeno, che Mercedes già studiava 20 anni fa e che adesso continua il suo cammino verso un possibile utilizzo di massa.

Ma secondo Mercedes il futuro sarà anche condiviso, perchè le prossime generazioni non avranno interesse ad avere un’auto di proprietà, ma a condividerla. Se puntiamo l’occhio verso il breve periodo le auto con piattaforma MBUX integrano già la possibilità di poter essere condivise nel proprio piccolo, che sia all’interno della famiglia o dell’ufficio, ma allungando l’occhio un po’ di più il car sharing potrebbe diventare di primaria importanza. Proprio per questo Dieter Zetsche, Presidente del Gruppo Daimler AG, ha affermato che Mercedes sta diventando anche provider di servizi oltre che Costruttore auto. Con queste parole si riferiva a Car2Go, l’ormai diffusissimo servizio di condivisione delle piccole smart fortwo all’interno delle nostre città, che sta aiutanto la popolazione a capire che si può avere un’auto esclusivamente quando se ne ha la necessità, pagandola solo in tal caso e non anche per tutto il tempo che, per esempio, la si tiene parcheggiata.

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