Oggi vi parleremo di un’auto che non ha eguali in tutto il mondo, ovvero una Chevrolet Corvette con forti legami con una Ferrari.
Le Ferrari vengono considerate da tutti come le auto più belle ed affascinanti in assoluto, ma non mancano altri marchi di lusso che sono molto apprezzati in giro per il mondo. Sul sito web “Autoevolution.com“, è stata raccontata la storia di una Chevrolet Corvette disegnata da Scaglietti, che presentava non pochi richiami alle auto del Cavallino. Pensate che un ricco appaltatore di trivellazioni petrolifere e proprietario della concessionaria Chevy di Forth Wort, in Texas, un tale Gary Laughlin, doveva far riparare la sua auto del Cavallino da corsa.

Non poteva però farlo negli USA, così dovette spedire tutto in Italia, e rimase senza parole nel vedere il risultato delle operazioni. Voleva così trovare un modo per entrare in possesso di altre auto con una forte anima italiana, e va ricordato, in questo contesto, che l’uomo era un grande amico dei piloti Jim Hall e Carroll Shelby. Quest’ultimo fu il progettista della Ford GT40 che poi vinse la 24 ore di Le Mans del 1966 battendo proprio le Ferrari, e non aveva mai avuto grandi rapporti con il Drake. I tre texani contattarono Sergio Scaglietti chiedendogli così di creare una Corvette che avesse base americana e carrozzeria italiana, su telai Chhevrolet.
Corvette, la storia dell’auto creata per Carroll Shelby
Sergio Scaglietti promise che le auto sarebbero state pronte in pochi mesi, ma ci vollero due anni per completarle. La prima Corvette con carrozzeria Scaglietti esordì nel 1960, e risulta essere più leggera e prestazione rispetto alle Corvette che vennero prodotte negli USA. Il design era molto simile a quello di una Ferrari 250 Testarossa, con una silhouette molto elegante che rappresentava alla perfezione l’inconfondibile design italiano. Le doppie punte di scarico sul posteriore la rendevano ancor più aggressiva.

Secondo quanto raccontato, Carroll Shelby non volle la Corvette italiana che era stata realizzata per lui, che è proprio il modello che vediamo qui in foto, oggi conservato presso il Petersen Automotive Museum. C’è chi dice che all’epoca non avesse i soldi per permettersela, mentre altri dicono che non sopportasse l’amicizia tra Scaglietti ed Enzo Ferrari, e che il suo rifiuto fosse legato a questo. Chi la volesse ammirare da vicino, può recarsi in questo museo, situato a Los Angeles. Non ve ne pentirete.