Mentre ha lanciato i suoi primi due modelli di citycar 100% elettrici, Mini stupisce con un progetto rivoluzionario: nessuno se lo immaginava
Rivoluzione elettrica nella mobilità, anche Mini è d’accordo. In fondo il costruttore britannico, almeno nella forma ma non nella sostanza, è stato sempre un precursore e lo conferma anche questa volta. Due soluzioni diverse, ma che in fondo puntano tutte nella stessa direzione anche se la prima è molto classica e la seconda davvero sorprendente.
Tutto comincia con la nuova All-Electric Mini Cooper, presentata di recente a Monaco di Baviera. Una soluzione logica, perfettamente in linea con i tempi e con le richieste del mercato, ma con lo stile e la ricercatezza che solo questa storica citycar sa regalare.
La base è rappresentata dal motore elettrico che sviluppa 150 kW/204 CV nella Mini Countryman E e produce una coppia di 250 Nm per un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,6 secondi. I motori elettrici della Mini Countryman SE ALL4 a trazione integrale arrivano a 230 kW (cioè 313 CV), con una coppia complessiva di 494 Nm e accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi. L’autonomia totale? In base al ciclo di prova WLTP è pari a 462 chilometri per la MINI Countryman E e 433 chilometri per la Mini Countryman SE ALL4.
Come spesso succede però con i modelli della Casa inglese, la differenza è tutta nei dettagli curatissimi, all’interno e all’esterno. L’abitacolo ci consegna la Mini più grande e spaziosa disponibile sul mercato. Un cruscotto dal design sobrio nel quale spicca il Mini Operating System 9, ottimizzato per il touch e il comando vocale, accoppiato al display OLED centrale. Ci sono anche le nuove funzioni digitali del pacchetto Mini Connected.
In più troviamo il tetto panoramico in vetro oscurato che si abbina con un molto luminoso e spazioso. Quattro gli allestimenti disponibili, ossia Classic, Favoured Essential e JCW, tutte con caratteristiche vincenti ed esclusive.
Mini, rivoluzionaria novità elettrica
Tutto bellissimo ma in fondo classico, perché per reggere il passo della concorrenza non basta avere un nome famoso e bisogna saper innovare. E così Mini ha tirato fuori da poco il coniglio dal suo cilindro. Un colpo di teatro sorprendente, ma decisivo per il suo futuro.
Perché Mini ha stretto una collaborazione con la francese Angell Mobility che ha dato vita alla prima serie di bici elettriche del marchio automobilistico, la E-Bike 1. Sono tutte dotate di telaio e ruote in alluminio, raggi in acciaio, copricatena in materiale termoplastico e batterie sostituibili. Arriveranno sul mercato in due versioni, Ocean Wave Green e Vibrant Silver, quest’ultima ispirata ai colori storici della Mini.
Mini E-Bike 1 è un mix tra la ricerca estetica Mini e il design in alluminio e carbonio delle bici Angell. Sella e impugnature del manubrio sono prodotte da Brooks England, mentre i pedali, il copricatena e i parafanghi sono integrati con il design del telaio della bicicletta.
Chi le guida potrà utilizzare uno schermo touchscreen da 2,4 pollici sul quale visualizzare le informazioni chiave della bici mentre è in movimento. Ma questa è solo una parte, perché in realtà la tecnologia qui la fa da padrone. Consente di regolare le proprie preferenze e comunicare con la bici attraverso un cruscotto integrato o direttamente con il proprio smartphone.
Ci sono due tipi di telai che si adattano alle diverse altezze dei possessori. In particolare il S pesa circa 17 chili con batterie incluse, è rivolto a ciclisti con altezza compresa tra 160 e 180 centimetri, mentre il telaio M (17,5 chili circa con batterie incluse) si adatta a ciclisti di altezza compresa tra 170 e 190 centimetri. Ma quanto pesa in realtà la batteria? Solo poco più di 2 chili, quindi facilmente trasportabile per la ricarica
Tante soluzioni per una mobilità urbana più efficiente
Le due bici elettriche sono anche dotate di fari parabolici e lampeggianti per una migliore visibilità di notte come di giorno. Comprendono un allarme acustico e visivo per bici, con una garanzia di sostituzione di due anni nel caso di furto.
Proprio per questo c’è l’app dedicata sulla quale i ciclisti possono bloccare e sbloccare le loro bici elettriche. In alternativa possono farlo anche utilizzando il loro Apple Watch oppure inserendo un codice PIN personale sul touchscreen del display di pilotaggio. Presenta anche la geolocalizzazione in tempo reale, altra funzionalità dell’app mobile che aiuta il ciclista a tenere d’occhio la propria bici elettrica per tutto il tempo.
Notevole anche la possibilità di adottare tre diverse modalità di guida che si differenziano per l’assistenza. Partiamo con “Fly Eco” che corrisponde al risparmio batteria per smartphone perché Mini E-Bike 1 conserva la carica della batteria della bici. Invece “Fly Dry” si adatta a coloro che si sentono stanchi, fornendo la potenza necessaria per arrivare a destinazione. Infine per impostare un’andatura uniforme è possibile attivare la funzione “Fly Fast” che spinge la bici elettrica a 25 km/h costanti.
Come ha spiegato il CEO di Angell, John Mollanger, “siamo fortunati ad avere Mini come partner con cui possiamo pensare coraggiosamente al cambiamento della mobilità. E siamo orgogliosi della Mini E-Bike 1 che completa il modo in cui i consumatori si muovono negli ambienti urbani”
La Mini E-Bike 1 sarà disponibile in tutto il mondo solo in 1959 unità. Ancora da comunicare il prezzo di lancio, anche in Italia.
