Il cinque volte iridato, Marc Marquez, ha corso con i migliori interpreti dell’era moderna della MotoGP e li ha battuti tutti. Ecco la sua ultima missione.
Jorge Lorenzo si è cimentato in tantissime imprese in carriera. Ha sfidato i più grandi piloti della sua generazione, diventando l’unico nel 2015 ad aver vinto contro tutti i migliori. Nei suoi tre riconoscimenti iridati con la Yamaha in MotoGP può fregiarsi di aver piegato Valentino Rossi, Casey Stoner, Marc Marquez e Dani Pedrosa. In questa classifica di leggende passano in secondo piano anche campioni come Dovizioso e Hayden.
In pochi nel paddock della MotoGP se ne intendono di piloti più di Lorenzo. Nel corso degli ultimi anni ha seguito le gesta dei migliori rider al mondo nelle vesti di telecronista. Ha accettato ora la sfida di accompagnare al successo il trentenne Maverick Vinales, finito nel team satellite della KTM. Il centauro iberico sarebbe dovuto essere destinato a grandi cose in MotoGP, ma non è mai riuscito a trovare la giusta regolarità.
E’ l’unico che è stato in grado di vincere GP in top class con tre diversi costruttori (Suzuki, Yamaha, Aprilia), ma ha intenzione di imporsi anche con KTM. Per questo motivo Maverick ha ingaggiato il cinque volte campione del mondo che, senza troppi dubbi, ha accettato di diventare il coach personale del numero 12.
“Vediamo se ci riusciamo. Non so se sarò campione, ma voglio che vinca tante gare, tanti podi – ha annunciato Lorenzo nel podcast Duralavita – Alla fine, le voci nel paddock sono impossibili da controllare; tutto si diffonde. Quindi il nostro compito è, finché non sarà ufficiale, mantenere la calma e non confermare nulla, ma beh, ora può essere confermato”.
Con un sorriso il maiorchino ha annunciato anche i dettagli e i motivi della collaborazione. Si andrà a curare tutto l’aspetto tecnico e fisico in previsione delle gare del 2026 con uno staff. “Maverick ha sempre avuto talento; lo paragonerei ai Magnifici Quattro o Cinque. In termini di velocità pura, non è secondo a nessuno. Forse Stoner è l’unico che ha qualcosa in più, qualcosa di speciale, in termini di talento puro, ma con Valentino, con Pedrosa, persino con Marc, con me, Maverick, in termini di talento e velocità, non è secondo a nessuno. E questa collaborazione… beh, abbiamo iniziato a parlarne un anno fa, un po’ di più, quando era ancora in Aprilia. Ma alla fine, per un motivo o per l’altro, non ha funzionato, e beh, le cose accadono quando devono accadere, e ora ci sono tutte le condizioni perché accada”, ha concluso Jorge Lorenzo.