La Ducati ha dominato la scena con Marc Marquez anche in quel di Assen, anche se l’Aprilia è stata più vicina del solito. Un dato emerso dopo la fine della gara ha scatenato qualche dubbio.
Al contrario delle ultime due uscite, in cui la Ducati aveva letteralmente annichilito la concorrenza, il GP d’Olanda è stato molto più serrato nel confronto con l’Aprilia, ottima seconda grazie ad un Marco Bezzecchi sempre performante ad Assen. A contendere un posto sul podio c’è stato a lungo anche Pedro Acosta sulla KTM, che ha però poi ceduto sulla distanza. Marc Marquez ha fatto la differenza tenendo dietro il Bez, il quale ci ha regalato uno splendido confronto, senza però riuscire a trovare lo spunto necessario per finalizzare un attacco.

La sensazione è che con un Marc in questo stato di forma non ci sia niente da fare per nessuno, ed ora la corsa al titolo appare del tutto segnata. Marquez ha 68 punti di margine sul fratello Alex, il quale si è anche fratturato una mano nel contatto con Acosta, che ha generato una brutta caduta. Il team ufficiale Ducati, dunque, si avvia indisturbato verso la conquista dell’ennesimo titolo mondiale, ma c’è ancora un aspetto da analizzare, ovvero il confronto tra la moto di quest’anno e la precedente.
Ducati, Dall’Igna ed il perché la gara è stata più lenta del 2024
Il grande boss di Ducati, Luigi Dall’Igna, ha commentato ai microfoni di “SKY Sport MotoGP“, ha analizzato il fatto che la gara del 2025 sia stata più lenta di quella dello scorso anno:”Il confronto tra la GP24 e la GP25? Non so cosa dovrei dire, corriamo qui anche con la MotoE e quest’anno abbiamo una moto che è quasi 10 kg più leggera della moto dell’anno scorso, eppure, anche se non ho visto i tempi dell’ultima gara, erano sicuramente più lenti. C’è un degrado dell’asfalto molto importante ad Assen e dò la colpa a quello“.

Dall’Igna ha inoltre lodato il week-end di Pecco Bagnaia, che su questa Ducati non ha mai trovato il feeling giusto, ma ha fatto vedere dei passi in avanti sul tracciato olandese: “Ha fatto il giro più veloce in gara, sicuramente c’è del lavoro da fare con lui, ma stiamo dando prova che lo stiamo facendo, dobbiamo vedere sempre i lati positivi. Credo che il fatto di aver siglato il giro più veloce non sia stato un caso“: