Dopo tantissimi anni l’ex centauro della Honda HRC, Dani Pedrosa, si è sbilanciato sulla rivalità tra Jorge Lorenzo, Casey Stoner e Valentino Rossi.
Tra Dani Pedrosa e Valentino Rossi c’è sempre stato un super rapporto. A differenza di Stoner, Lorenzo e Marquez, il Dottore ha sempre rispettato Pedrosa senza mind game. Quest’ultimo non è mai riuscito a detronizzare il centauro di Tavullia, ma hanno dato vita a battaglie spettacolari in un periodo d’oro per la MotoGP. Oggi si sente la mancanza di una sfida tra più piloti. La classe regina è diventata una Ducati’s Cup e chi non ha tra le mani una Desmosedici fa molta fatica a essere ai livelli dei migliori.
Non a caso Marc Marquez ha deciso di lasciare la Honda per sposare il nuovo corso di Ducati. Una scelta che ha pagato anche in termini di immagine. Dopo tante stagioni difficili il Cabroncito ha fatto la differenza sulla Desmosedici. Dopo l’anno di adattamento nel Team Gresini Racing, il numero 93 ha spiccato il volo, demolendo Pecco Bagnaia. Valentino Rossi è a un passo. Basteranno 3 punti in più di suo fratello Alex nel weekend di Motegi per festeggiare il nono riconoscimento iridato della sua carriera.
Marc Marquez potrebbe diventare il pilota più vincente di sempre, superando anche il numero di trionfi nel Motomondiale di Valentino Rossi e Giacomo Agostini. Senza il Cabroncito al suo fianco, probabilmente Dani Pedrosa avrebbe potuto togliersi la soddisfazione di vincere in sella alla Honda in MotoGP. Un riconoscimento che gli è scappato via in diverse occasioni, anche a causa degli infortuni.
L’ammissione di Dani Pedrosa
“Ad esempio Valentino, che è una persona che ha fatto qualcosa di straordinario in questo sport – ha ammesso il collaudatore della KTM come riportato sulle colonne di Motosan.es – Quando sono arrivato in MotoGP, persino la stampa spagnola mi ha presentato come il suo erede. Ma quando ero con lui in pista, soprattutto nei primi anni, non ero come con gli altri piloti. Voglio dire, lo raggiungevo, dovevo sorpassarlo, fare la manovra con lui, ma non ero rilassato, ed era una sensazione speciale“.
Il carisma di Valentino Rossi era unico. “Aveva quell’aura che molti altri piloti non avevano, almeno per me. Aveva anche carisma, un modo di essere difficile da trasmettere nel paddock. Poteva batterti in pista perché era molto forte, ma a volte non aveva bisogno di batterti in pista; poteva batterti fuori“, ha chiosato Pedrosa.
