L’intera Desmosedici, tra le mani di Marc Marquez, è imbattibile. C’è un componente che nessuno aveva notato sulla Ducati.
Marc Marquez sta continuando a macinare record su record in MotoGP, soprattutto grazie alla forza della Ducati. Il gruppo di tecnici capitanati da Luigi Dall’Igna hanno messo a disposizione dello spagnolo una moto veloce su ogni tracciato. Poi ci ha pensato Marc ad estrarre tutto il potenziale. L’ex pilota della Honda ha già conquistato 8 vittorie nelle sfide domenicali e ben 11 SR. Il campione di Cervera si è avvicinato al suo nono riconoscimento iridato, grazie a 5 doppiette di fila GP-SR.

Nessuno sembra poter essere in grado di fermare un fenomeno come Marc. Bagnaia è stato surclassato e tutti gli altri top rider su Aprilia, KTM, Honda e Yamaha stanno facendo una immensa fatica a trovare la quadra. Stare dietro alle innovazioni della Casa di Borgo Panigale è diventato arduo per le giapponesi, figurarsi per se un marchio in crisi come KTM possa avere la forza di reagire. La Ducati, salvo sorprese, dominerà sino all’ultima gara di questa era della classe regina.
La Desmosedici negli anni si è evoluta, diventando una moto veloce sul dritto, ma anche molto agile nei tratti misti. Il motore a ritorno desmodromico delle valvole, unito alla gestione della geometria (Ride Height Device), nell’aerodinamica e nel controllo delle vibrazioni, non ha rivali in MotoGP. Il Mass Damper in stile 2CV sul forcellone, proposto da Ducati, ha raggiunto un livello di perfezione massima.
L’elemento segreto della Ducati
Del Mass Damper della Rossa si conosce poco. Si tratta di ammortizzatore aggiuntivo che completa l’effetto dell’ammortizzatore principale. Ducati lo ha applicato quest’anno sul forcellone, ossia su una massa non sospesa. Lo scopo? Ridurre le vibrazioni della ruota posteriore, migliorando l’handling nell’inserimento in curva e in frenata.

Marc Marquez lo usa frequentemente, sia sull’asciutto che sul bagnato, mentre Pecco Bagnaia fa fatica a utilizzarlo. Non si tratta di una miglioria esclusiva di Ducati. Tuttavia, solo Marc Marquez ha capito come trarre vantaggio da questo elemento che fu lanciato anni fa nella classe di mezzo.