Multe notificate in ritardo: come fare ricorso

Notifiche delle multe in ritardo e ricorsi è una di quelle questioni sempre controverse. Da quando i comuni hanno cominciato ad usare autovelox le multe stradali sono moltiplicate in misura esponenziale, e con esse il flusso di denaro nelle casse municipali.

Dato l’aumento micidiale del numero di verbali da compilare, gli uffici di polizia locale sono diventati ingolfatissimi, al punto da inviare le notifiche dei verbali molto spesso oltre i termini stabiliti dalla legge. Tutto questo ha portato molti cittadini a ricorrere contro le multe per scadenza dei termini, scegliendo soprattutto la strada del Giudice di pace. Ricorsi molto spesso vinti. 

Quando va consegnata la notifica e come fare ricorso

L’articolo 201 stabilisce che l’ente che accerta la sanzione ha 90 giorni di tempo per consegnare la notifica al destinatario o alle Poste, e il conteggio parte dal momento in cui è possibile identificare il trasgressore o il proprietario del veicolo. I termini per poter effettuare un ricorso partono dal momento in cui il destinatario riceve effettivamente la notifica da parte delle Poste.

Contro la multa, però è possibile presentare ricorso. E’ importante specificare che se non si presentano ricorsi la multa si deve pagare, anche se viene consegnata in ritardo. Per il Giudice di pace ci sono 30 giorni di tempo a partire dalla consegna della notifica; per rivolgersi al Giudice di Pace, però, si deve pagare un contributo di 43 euro fino a 1.033 euro di valore della causa (per valori superiori il contributo sale).
Oppure si può presentare il ricorso al Prefetto. In questo caso è gratuito e ci sono 60 giorni di tempo. Però se il ricorso viene respinto, si deve pagare una multa doppia. Invece col Giudice di pace la somma resta invariata, al massimo vengono aggiunte le spese giudiziarie.

Se il Prefetto respinge il ricorso, si può sempre fare ricorso contro la sua ordinanza (ammesso ovviamente che ci siano elementi concreti per poterlo vincere); per le multe stradali tale ricorso va obbligatoriamente presentato al Giudice di pace, seguendo la stessa procedura sopra indicata, quindi 30 giorni di tempo e contributo di 43 euro.
Invece contro le sentenze del Giudice di pace è possibile solo appellarsi ad un Tribunale, seguendo le procedure ordinarie della giurisprudenza civile. In questo caso è obbligatorio farsi rappresentare da un avvocato (mentre non è necessario per Giudice di pace e Prefetto).

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