Nel 2026 diremo addio a molte auto famose, ecco quali

Un anno che chiude portelloni e apre capitoli: nel 2026 il garage della memoria si svuota di modelli amati, mentre la strada davanti si illumina di nuove promesse elettriche. Tra addii annunciati e stop non ancora ufficiali, ecco chi ci saluta e perché.

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Addio auto nel 2026

Le auto non sono solo mezzi. Sono epoche.

Il 2026 segna un passaggio netto: tanti modelli famosi chiudono la loro produzione, alcuni con date certe, altri con tempistiche da confermare. Il punto non è solo la nostalgia. È capire come cambia il mercato sotto la spinta di normative su CO2, sicurezza e software, e come i costruttori riposizionano investimenti e piattaforme.

I modelli che si fermano

Alpine A110. La splendida coupé a benzina saluta entro fine 2026. Alpine ha confermato un’erede elettrica su nuova piattaforma; un eventuale ibrido non è confermato ufficialmente.

Audi A1 e Q2. Addio nel 2026 secondo la linea Audi già comunicata (niente eredi dirette per A1; Q2 fuori strategia premium). A7 Sportback verso la fine carriera nel 2026: indicazioni convergenti, ma la tempistica resta “probabile”.

BMW. La X4 con motori termici si è fermata a fine 2025; attesa la iX4 su architettura Neue Klasse nel 2026. Fine ciclo per Z4 e Serie 8 tra 2025 e 2026: non tutto è ufficiale, ma i tagli sui modelli di nicchia sono coerenti con le priorità di gamma.

Ford Focus. Ufficiale: l’ultima è uscita da Saarlouis nel 2025. Un SUV crossover ibrido prenderà il suo spazio in Europa.

Fiat Tipo. Fine produzione stimata a metà 2026 nello stabilimento di Bursa, secondo fonti industriali. L’“erede ideale” potrebbe essere una fastback globale dal 2027. Dato non ancora convalidato da comunicato ufficiale.

Honda Civic Type R. Non termina globalmente, ma in UE le vendite si interrompono per limiti emissivi e di flotta. L’erede attesa sarà ibrida, non prima del 2027.

Jeep Renegade. Stop per la versione europea costruita a Melfi nell’autunno 2025. In gamma resta la Avenger (anche elettrica).

Mercedes. Profondo riassetto: possibile uscita nel 2026 di EQA, EQB, EQE ed EQE SUV, oltre a Classe B e GLC Coupé. Sulla gamma AMG con 2.0 ibrido circolano indicazioni di stop, ma mancano conferme ufficiali.

Mitsubishi Space Star. Addio europeo tra 2025 e 2026 per i costi di adeguamento. La più piccola resterà la nuova Colt su base Clio, con benzina, GPL e full hybrid.

Porsche 718 Cayman/Boxster. Ultimo ciclo termico nel 2025; la nuova generazione sarà anche elettrica. Calendario di transizione 2025-2026, con dettagli tecnici ancora in definizione pubblica.

Renault Arkana. Razionalizzazione di gamma nel 2026; nessuna erede diretta. Ruoli coperti da Scenic E-Tech e Symbioz. Tempistiche da confermare.

Toyota GR Supra. Fine ciclo legata alla sorella BMW Z4, con addio atteso nel 2026. Toyota prepara una nuova Supra GR sviluppata in casa dal 2027.

Volkswagen Touareg. “Final Edition” ordinabile fino a inizio 2026 in alcuni mercati, poi uscita dei termici. Una ID. Touareg elettrica è plausibile, non prima del 2028.

Volvo V90. Stop produzione annunciato per il 2025. Si chiude una tradizione di grandi station wagon termiche.

Cosa arriva al loro posto

La parola chiave è “piattaforma”. Quasi ogni addio apre a basi tecniche nuove, centrate su elettrico, software-defined vehicle e ibridi intelligenti. Neue Klasse per BMW, MMA per Mercedes, architetture EV dedicate per Alpine e Porsche: meno varianti, più efficienza industriale, aggiornamenti OTA, cicli di vita digitali. È una strategia che risponde a margini sotto pressione e a clienti che chiedono assistenti evoluti, ricarica più rapida, ADAS credibili.

Nota sulle fonti

Dati confermati: fine di Ford Focus (comunicati Ford), stop V90, strategia Audi su A1/Q2.

Dati probabili/da confermare: uscite multiple Mercedes nel 2026, tempistiche esatte per Tipo, Supra/Z4, A7, Serie 8, Touareg Final Edition. Dove non c’è un comunicato o un documento regolatorio, lo segnaliamo come non definitivo.

E adesso?

C’è un momento, spegnendo il quadro di una sportiva che va in pensione, in cui senti ancora l’eco del motore. Nel 2026 quell’eco diventa coro. La domanda è semplice: quale suono vorremmo ascoltare tra dieci anni, quando apriremo il box e il mondo sarà cambiato ancora?

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