Auto elettrica sì, auto elettrica no: nell’eterno dibattito, c’è già chi si sta spostando verso le vetture EV. Ecco modelli e sovvenzioni da tenere a mente per le piccole elettriche
Si è soliti dire che il rombo del motore faccia il 50% di un auto. E già solo questo basterebbe ad invogliare gli entusiasti delle quattro ruote a temporeggiare ancora nel passaggio dal propulsore a scoppio a quello elettrico. Le necessità ambientali, il caro carburanti, la crisi energetica e quant’altro, però, stanno portando alla ribalta le auto EV. E sono già tanti i guidatori che hanno completato la propria transizione verso l’elettrico.
In tal senso, l’Italia è uno dei paesi in maggiore ritardo. L’incidenza della tecnologia a zero emissioni è ancora marginale tra le auto della nostra penisola, eppure i modelli e le sovvenzioni da cui attingere non mancano. E poi, i vantaggi di una e-car potrebbero essere molto più numerosi di quanto si possa credere. Non solo in termini di costi e consumi, ma anche nella gestione e nella guida di tutti i giorni. A patto, però, che si tengano in considerazione un paio di fattori chiave. E voi, siete ancora indecisi se passare all’elettrico o meno? Proviamo a darvi qualche consiglio pratico.
Ormai c’è un’ampia scelta nella gamma di auto elettriche. SUV, berline, utilitarie e addirittura qualche sportiva. Ragionando, però, sulle taglie di una city-car, i vantaggi potrebbero in qualche modo accentuarsi, visto che chi vende vetture EV strizza soprattutto l’occhio a chi affronta il traffico delle metropoli affollate.
Perché, dunque, scegliere un auto elettrica rispetto ad una ‘tradizionale’? Ecco qualche benefit indiscutibile della guida in EV:
Guai, però, a credere che le auto elettriche siano soltanto le piccole city-car, silenziose e felpate, che si aggirano per le nostre città. La gamma delle vetture EV, ormai, copre qualsiasi segmento di mercato e qualsiasi preferenza automobilistica degli utenti finali. Se cercate un SUV, Dacia Spring, Jeep Avenger in versione elettrico oppure Opel Mokka-e possono fare al caso vostro. Addirittura, potete godervi i benefici di una cabrio con i vantaggi dell’elettrico, se invece virate su modelli come Smart fortwo EQ Cabrio o la classica Fiat 500e Cabrio. Giusto per citare alcuni modelli, quelli più venduti e diffusi nel nostro Paese.
Una domanda che da sempre attanaglia il compratore al momento dell’acquisto. La media è di 300 chilometri di autonomia, ma stabilire la reale durata della batteria di un auto elettrica è impresa simile alla cartomanzia.
Perché? Ci sono diversi fattori da tenere in considerazione quando si cerca di stimare l’autonomia di una vettura EV. E questi sono soltanto alcune componenti di una ben più complessa equazione:
Insomma, calcolare l’effettiva autonomia di una e-car potrebbe essere impresa ardua anche per i naviganti più esperti, ma alcune case produttrici garantiscono buone distanze. La Hyundai, per esempio, con la sua Kona electric assicura un’autonomia di 480-490 chilometri con un ciclo completo di ricarica. Tempo di ricarica che può variare, a sua volta, dalle 2 alle 4 ore, in base al modello e in base al luogo dove state svolgendo ‘rifornimento’.
Come abbiamo accennato, uno dei vantaggi principali nel passare all’elettrico è la facilitazione economica. Sovvenzioni, eco-incentivi e sussidi non mancano. Anzi, basta solo informarsi per avere un quadro completo attraverso il quale agire. Nel nostro Paese, il contributo per le auto elettriche acquistabili nel 2023 prevede bonus che possono variare dai 2.000 ai 7.500 euro.
Giunti al momento della scelta, l’imbarazzo non manca. Le vendite in Italia raccontano che due auto su dieci appena uscite dalla concessionaria sono elettriche. Soprattutto, sono di piccole dimensioni e vengono acquistate per godere appieno dei nostri centri cittadini.
Quali sono i modelli da seguire con maggiore attenzione? In attesa del 2024 e dell’arrivo (al netto di imprevisti) della nuova Fiat Topolino, c’è un’ampia gamma di vetture dalla quale attingere. Sempre dal pennello di casa Fiat, la 500e ormai sta diventando un piccolo simbolo delle nostre metropoli: iconica eppure moderna, lo storico modello piemontese è disponibile in più versioni. Se optate, però, per quella base, il prezzo parte da 31.000 euro (prezzi da intendersi franco concessionario).
Tra le più vendute in Italia nel segmento delle piccole elettriche, poi, c’è la Smart EQ fortwo. La celebre due posti di stampo tedesco, è una delle regine indiscusse delle città italiane. E anche con l’avvento dell’elettrico, continua a spadroneggiare. Disponibile anche nella sportiva versione targata Brabus (con 92 cv di potenza!), il prezzo è a partire da 22.000 euro.
Sul podio, presente anche e soprattutto Renault. Se la piccola Zoe non sembra aver attecchito molto, un successo importante è stato raccolto dalla versione elettrica della celebre Twingo. Anche in questo caso, gli allestimenti si sprecano per varietà e preferenze del compratore: il prezzo è a partire dai 28.000 euro.
Menzione d’onore alla piccolissima Citroen Ami: compatta e promessa rivale della futura Fiat Topolino, il prezzo della mini-elettrica francese parte dagli 8.000 euro. Stesso prezzo, stesso concept e stesso design anche per la gemella tedesca Opel Rocks-e.