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Nuova Mazda 3: dimensioni, prezzi e motori della compatta giapponese [FOTO e VIDEO]

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La Nuova Mazda 3 riscrive i canoni del segmento C. Stilisticamente irrompe il Kodo Design, già apprezzato sulle più grandi Mazda 6 e Mazda CX-5, suv con il quale condivide il pianale. Linee dinamiche, spigoli e nervature a movimentare i 4 metri e 46 centimetri di lunghezza, tanti quanti quelli del modello che andrà a sostituire.
Il racconto delle novità della nuova Mazda 3 non passa solo da un vestito completamente diverso rispetto al passato, deve andare più a fondo, perché è un concetto chiave sul quale Mazda costruisce il futuro: sintetizzando, SkyActiv.

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Piattaforme più leggere per modelli più snelli. I risultati sono soto gli occhi di tutti, con un corpo vettura da 1190 kg (1220 kg per la 2.0 a benzina), che diventano 1270 kg per la 1.5 diesel e 1320 kg per la più pesante versione diesel. Insieme alla riduzione di peso anche i propulsori seguono una filosofia tutta loro, lontana al momento dalle soluzioni turbocompresse sfoggiate dai competitors. Mazda va verso unità aspirate ma dall’elevato rapporto di compressione sui benzina, abbassando quello dei diesel. Curiosità della tecnica, 14:1 il valore per tutte le tre unità disponibili.
A benzina troviamo in listino un 1.5 di cilindrata in tecnologia SkyActiv-G da 101 cavalli (74 kW) e 150 Nm di coppia massima, in grado di raggiungere i 182 orari e far accelerare la Mazda 3 in 10″8 da zero a cento.
Il secondo step a benzina è formato dal 2.0 SkyActiv-G con 165 cavalli (121 kW) Hi-Power i-Eloop e 210 Nm di coppia, raggiunge i 210 chilometri orari e ci mette 8″2 in accelerazione 0-100.

Quell’i-Eloop che è un altro pezzo fondamentale della tecnologia SkyActiv, in grado di recuperare l’energia termica dispersa nelle fasi di decelerazione e reimpiegarla per il funzionamento degli organi ausiliari della vettura.

Due le opzioni diesel. Probabilmente inadeguata per la cilindrata impegnativa, la 2.2 litri sviluppa 150 cavalli (110 kW) e 380 Nm di coppia massima, replicando le prestazioni del più potente dei motori benzina. L’altra variante, forse quella che determinerà il maggior numero di vendite, si affida ad un più “contenuto” 1.5 di cilindrata da 105 cavalli di potenza massima (77 kW).

Detto di quel che c’è sotto al cofano – con la presenza del cambio automatico sei marce in alternativa al manuale con altrettanti rapporti solo sulle versioni diesel – l’approfondimento sulla tecnica si completa con l’architettura delle sospensioni, MacPherson più Multilink, e il passo incrementato rispetto alla Mazda 3 oggi sul mercato. Da 2 metri e 64 centimetri si passa a 2 metri e 70, tanto spazio in più per i passeggeri posteriori, che trarranno beneficio anche dalla maggiore larghezza (180 centimetri contro i 176 attuali), mentre l’efficienza aerodinamica sfrutterà l’altezza inferiore di 2 centimetri.
Per i puristi della tecnica, va notata la presenza della sospensione Multilink al posteriore su tutte le motorizzazioni, diversamente da quanto scelto in casa Volkswagen e Seat per la Golf e la Leon, che offrono lo schema Multilink solo sulle versioni più potenti.

Delude un po’ la capacità del bagagliaio sebbene sia migliorata di 10 litri. Ora viaggiando in configurazione cinque posti si hanno a disposizione 364 litri mentre abbattendo gli schienali si passa a 1263 litri.

Lo stile

Muso esaltante, con la grande calandra a diamante a catturare le attenzioni. Deriva dalle interpretazioni fornite già su Mazda 6 e CX-5, integrandosi alla perfezione con gruppi ottici taglienti, prosecuzione ideale della zona inferiore cromata. E’ uno dei frontali più belli nel segmento C, per equilibrio e dinamismo, completato da un paraurti avvolgente e un cofano motore con nervature discrete che puntano sui montanti anteriori.

Fiancata non da meno quanto a bellezza. Linea di cintura a cuneo, moderatamente ondulata, si poggia sugli spigoli decisi posizionati per sottolineare i passaruota posteriori e movimentare il profilo, insieme a una profonda scalfatura alla base delle portiere. Le cinque porte quasi non si vedono, tanto l’occhio è concentrato sulle linee mosse. Due le opzioni per i cerchi in lega, da 16 o 18 pollici, rispettivamente con gomme 205/60 R16 e 215/45 R18: da notare il battistrada molto contenuto, per privilegiare la riduzione degli attriti e i consumi di carburante.

Il taglio dato sulla coda piace pur non offrendo la rivoluzione del frontale. Gruppi ottici filanti, lunotto in qualche modo evocativo delle forme della Brera: è il trattamento del portellone, eccessivamente verticale a non integrarsi forse alla perfezione.
L’attenzione all’efficienza aerodinamica è confermata dalle alette verticali sullo spoiler, pensate per staccare i flussi e ridurre le turbolenze al retrotreno.

Interni

Uno sguardo agli interni basta per apprezzare il mantenimento di alcuni elementi del recente passato Mazda, come la strumentazione con tre elementi, quello centrale racchiuso in una cornice ovale, mentre tutta nuova è la conformazione della plancia, moderatamente inclinata verso i passeggeri e con una fascia in alluminio a spezzare la monotonia delle plastiche. Bello il tunnel centrale, con la manopola del sistema di infotainment, racchiuso nello schermo touch da 7 pollici a colori, posizionato sopra le bocchette d’aerazione e a scomparsa.

Tra le funzioni del sistema multimediale spicca l’integrazione con lo smartphone, la presenza di una piattaforma cloud e la possibilità di scaricare applicazioni specifiche per la gestione dell’auto e il monitoraggio di consumi, stile di guida e numerosi altri parametri. L’impianto audio è curato da Bose, con 9 altoparlanti. Accanto all’infotainment tradizionale ci sarà un sistema di Human Device Interface che proietterà davanti al guidatore, sul parabrezza, le informazioni essenziali del computer di bordo.

Grande attenzione è stata riservata anche alla sicurezza attiva. Dal Fow al Scbs è un fiorire di sigle. La Mazda 3 è in grado di avvisare acusticamente dell’avvicinamento eccessivo a un veicolo (Fow) e nel caso non sia sufficiente l’avviso, frena autonomamente (Smart Brake Support): quando ci si trova in città, il dispositivo lavora insieme allo Smart City Brake Support, tra i 4 e 30 km/h.

Cruise control adattivo (fino a 200 orari è in grado di regolare la distanza di sicurezza con l’auto che precede), luci adattive, hill holder, sono altri dispositivi elettronici integrati sulla nuova berlina.

Il prototipo a metano

Al Salone di Tokio 2013 Mazda ha lanciato anche un’anteprima assoluta. Si tratta di una Mazda 3 dotata di un propulsore bi-fuel a metano, per quella che potrebbe essere l’anticipazione di una motorizzazione pronta per il mercato. Emissioni inquinanti ridotte del 20% rispetto all’equivalente a benzina, con un frazionamento 4 cilindri in linea e 2 litri di cilindrata: la sigla scelta per identificare la Mazda 3 a metano è SkyActiv CNG.
Accanto all’ecologia a gas sulla ribalta nipponica è stata sfoggiata anche l’ibrida benzina, con il motore elettrico abbinato al 2.0 SkyActiv-G; in questo caso si tratta di un esemplare riservato al mercato interno, senza che siano previste esportazioni in Europa.

Prezzi

Benzina:

Mazda 3 1.5 101 cavalli Essence 17.800 Euro
Mazda 3 1.5 101 cavalli Evolve 21.200 Euro
Mazda 3 2.0 165 cavalli Exceed 24.050 Euro

Diesel:

Mazda 3 1.5 D 105 cavalli Evolve 23.600 Euro
Mazda 3 1.5 D 105 cavalli Exceed 24.850 Euro
Mazda 3 2.2 D 150 cavalli Evolve 25.400 Euro
Mazda 3 2.2 D 150 cavalli Exceed 26.650 Euro

Dimensioni sopra la media, stile avvincente e abitabilità che si anticipa al top saranno le carte vincenti. Se la gamma di motorizzazioni si arricchirà di ulteriori varianti, allora non ci sarà motivo per non ritenerla una pericolosa concorrente per gli altri costruttori generalisti.

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FP

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Tags: Berline