Nuova Mini: caratteristiche tecniche, motori, dimensioni e prezzi [FOTO e VIDEO]

[videoplatform code=”1384868920218528b6c3835368″]

Cambia più di quanto non traspaia a un primo sguardo fugace, la nuova Mini. Certo, la guardi all’esterno e ti accorgi subito dei nuovi gruppi ottici con quel contorno a led tanto hi-tech, la calandra dalle dimensioni generose, un cofano motore più alto, meno affascinante del solito perché spiovente. Poi la coda, con fari che sembrano come abbiano assunto steroidi e caratterizzano l’intero volume. Ma è niente rispetto a quel che si nasconde all’interno e sotto la carrozzeria.
I motori virano verso la legge del tre: tanti saranno quelli disponibili al lancio e altrettanti i cilindri dei millecinque turbo benzina e diesel. Si parte dalla Mini Cooper, che può sfoggiare l’1.5 sovralimentato da 136 cavalli e ben 220 Nm di coppia massima, che significa uno scatto da zero a cento in 7″9 con velocità massima di 210 orari ed emissioni ridotte ad appena 105 g/km.

Motorizzazioni

[secgalleria id=”13517″]

Uno step decisamente più su e incontri il prestazionale 2 litri turbo della Mini Cooper S, in grado di sfoggiare 192 cavalli e 280 Nm di coppia, quanto basta per inchiodare al sedile nello zero-cento, pratica sbrigata in 6″8, salvo proseguire fino a 235 km/h.
Per chi fosse particolarmente attento ai consumi, la scelta dell’1.5 turbodiesel da 116 cavalli e 270 Nm restituisce comunque il brio sufficiente per divertirsi, con 9″2 in accelerazione e velocità massima fissata in 203 km/h.
Sulla tecnica sottopelle potrete leggere di seguito, nello specifico del nuovo pianale UKL1, lo stesso della prossima generazione di Bmw Serie 1. Quel che è d’obbligo raccontare adesso, invece, riguarda dimensioni e interni della nuova Mini.
Le entry-level? Le Mini One e One D debuttano rispettivamente con un 1233 cm3 da 102 cavalli e con un 1.5 da 95 cavalli di potenza massima. Per i neopatentati c’è invece lo stesso propulsore ma con potenza di 75 cavalli (55 kW).

Meccanica

Al profondo rinnovamento dei propulsori si accompagna una prima assoluta, rappresentata dagli ammortizzatori regolabili elettronicamente. Sarà possibile optare per due settaggi, con conseguente variazione di rigidità per privilegiare la guida più confortevole o quella sportiva. Resta invariato lo schema tecnico, con architettura McPherson all’anteriore e multilink al retrotreno.

Dimensioni e capacità di carico

Cresce in lunghezza di quasi 10 centimetri, 98 millimetri se appartenete alla schiera dei pignoli. Il totale è di 3 metri e 82, con un contributo del passo di 2 metri e 50, anch’esso in crescita (+28 millimetri) se raffrontato con l’attuale generazione. Una Mini più spaziosa e abitabile, come confermano i 7 millimetri extra in altezza e gli oltre 4 centimetri in larghezza, che sfora quota 1 metro e 70 e si attesa a 1.42.
Il cliente-tipo raramente aveva esigenze particolari alla voce bagagliaio, ma è un’auto più matura e attenta anche a questi dettagli quella lanciata a Londra. Il microscopico vano da 160 litri cresce fino a 211 litri, niente di che se raffrontato ai campioni della categoria, ma pur sempre un miglioramento da accogliere a braccia aperte.

Stile degli interni

Se sarà un miglioramento o meno, invece, dovrà deciderlo il pubblico. Siete amanti del grande tachimetro al centro della console? Ci spiace per voi. Dietro al volante adesso non campeggia più il contagiri, ma una struttura originale con tachimetro al centro, contagiri ricavato in una nicchia sulla sinistra e livello carburante sulla destra, con quella che è una scala luminosa affascinante se si pensa alla resa stilistica.
A dire il vero un grande elemento centrale sulla console c’è ancora, ma ospita la multimedialità, da gestire attraverso un comando dietro la leva del cambio. Radio con lettore cd/mp, schermo da 8″8 pollici (optional) e una cornice luminosa a led rappresentano il nuovo che incombe. A seconda della modalità di guida selezionata, il fascio di luce cambia colore. Poco più in basso trova spazio il climatizzatore, anche bi-zona, e i comandi secondari.
Trovare il dettaglio che proprio non piace è operazione in fondo semplice. La nuova strumentazione ripropone praticamente lo stesso identico stile e caratteri dei modelli Bmw. Un po’ d’originalità non avrebbe guastato.

Sicurezza attiva e passiva

Oltre al faro hi-tech c’è ben altro a caratterizzare la nuova Mini. C’è un nuovo pianale, nuovi motori, nuovo stile del frontale, forse meno riuscito del solito. Anche le dotazioni di sicurezza saranno di prim’ordine, sia con sistemi di sicurezza attiva che passiva. Ad esempio, il cofano motore si solleva in caso di impatti frontali tra i 19 e 55 km/h, per assicurare una maggior distanza tra pedone e organi meccanici. Avviso di collisione, frenata automatica d’emergenza in città e una telecamera frontale che fa da monitor su quanto accade davanti sono altre frecce all’arco della nuova Mini.
Tra gli interventi che relegheremmo a secondari per altre vetture, ma su una Mini non può che essere fondamentale, c’è quello sul servosterzo, un comando elettrico ma di nuova progettazione: essenziale per dare il giusto feeling di guida, quello che ha sancito il successo della piccola inglese.

Listino Prezzi

Benzina:

Mini 75 cavalli One 16.950 Euro
Mini 102 cavalli One 18.300 Euro
Mini 136 cavalli Cooper 20.700 Euro
Mini 192 cavalli Cooper S 24.950 Euro

Diesel:

Mini 95 cavalli One D 19.900 Euro
Mini 116 cavalli Cooper D 21.950 Euro
Mini 170 cavalli Cooper SD 26.300 Euro

Anche per neopatentati

Mini 75 cavalli One 16.950 Euro

Impostazioni privacy