Nuova Mini John Cooper Works 2015 al salone di Detroit: prestazioni della JCW turbo [FOTO]

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Detroit, un anno dopo. Nuova Mini John Cooper Works 2015 passa da concept a realtà presentandosi sulla stessa scena, quella del Naias 2015. Sarà gennaio quando calcherà il palcoscenico, intanto, arrivano le prime indiscrezioni (e qualcosa di più) sulla Mini più potente di sempre, perché questo è la JCW.
Il motore è il 2 litri turbo benzina che già batte sotto il cofano della Cooper S, il B48 di Bmw, ma per la Mini JCW ha rivisto turbocompressore, pistoni, fasatura e valvole, così da arrivare allo step 231 cavalli e 320 Nm. Cosa significa? Semplicemente che se la vecchia JCW era un gran bel divertimento, con la nuova si riscrivono i parametri.

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Da zero a cento in 6.1 secondi con cambio automatico Steptronic 6 marce (6 decimi in meno che in passato), alternativa al manuale di pari rapportatura, con il quale si stacca un “dignitoso” 6″3, rapidità del driver permettendo. La velocità massima è di 246 orari, mentre l’incremento di potenza è del 10% sulla precedente generazione e la coppia 40 Nm extra. Insomma, tutto un altro mondo, anche considerando la riduzione di peso rispetto alla generazione passata e al modesto incremento rispetto alla Cooper S (+40 kg), con la bilancia a segnare 1205 kg complessivi. Prima di scovare le modifiche estetiche, giova dire che gli ammortizzatori adattivi saranno offerti tra gli optional, al pari dei cerchi in lega da 18 pollici, alternativa ai 17″, mentre l’impianto frenante può sfoggiare il marchio Brembo e dischi forati. Privilegiare il cambio Steptronic sul manuale, oltre agli effetti positivi in accelerazione consentirà di abbattere drasticamente i consumi, che sono dichiarati in 6.7 litri/100 km nel ciclo misto con la trasmissione manuale e in 5.7 litri con l’automatica.

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Design
L’anteriore propone un paraurti con molteplici aperture (non tutte effettive, come quelle esterne) e una bella integrazione dell’elemento centrale, sotto la calandra ampia, che mantiene i bordi cromati e inserisce un profilo orizzontale rosso al di sopra della traversa portatarga. Il tre quarti anteriore dà l’opportunità di notare i passaruota maggiorati, con una doppia profilatura: quella in plastica nera e una seconda, di alcuni centimetri più alta, in tinta carrozzeria. I cerchi cinque razze vagamente a petalo sono neri con superficie esterna lucida e spiccano su una fiancata con minigonne più pronunciate e un corpo vettura ribassato, seppur al momento non sia stato reso noto il valore esatto.

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In coda, oltre allo spoiler nero, in tinta con il tetto e la cellula abitacolo, separata dalla carrozzeria attraverso una cromatura che corre lungo l’intero perimetro, spicca anche la maniglia del portellone, sopra la targa, anch’essa nera. Il paraurti ingloba il doppio terminale di scarico accentrato e tra le varie aperture trovano posto i due retronebbia.

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Interni
Saliti a bordo, la grande novità è rappresentata da sedili sportivi in tessuto, con schienale e poggiatesta monoblocco, ma soprattutto una profilatura laterale e della seduta molto pronunciata.
La multimedialità sarà completa, tanto quanto le altre versioni di Mini Cooper S, concentrata nello schermo al centro della plancia, lasciando la strumentazione classica dietro al volante: una delle innovazioni dell’ultima generazione di Mini.

Fabiano Polimeni

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