Nella crisi del mercato dell’auto e nella ricerca di una mobilità più sostenibile, c’è una nuova alleanza che punta in alto. Andiamo a scoprire i dettagli su quanto accadrà nei prossimi anni.
Le partnership sono ormai sempre più frequenti nel mercato dell’auto odierno, dove i costruttori devono raggiungere determinati obiettivi, non solo in termini di vendite, ma anche di impatto ambientale, ed evitare pesanti sanzioni. A far scalpore è la mossa della Mazda, che rafforza i propri rapporti con la cinese Changan, unendo così i potenziali delle due aziende in maniera molto strategica.

Nello specifico, l’obiettivo è quello di raggruppare le emissioni dei due marchi e ridurre l’impatto delle eventuali multe, che potrebbero essere applicate sui costruttori che infrangono i limiti sulle emissioni di CO2. Si tratta di una notizia molto sorprendente, tanto quanto quella della Nissan che si allea ora con la cinese BYD, e non con i suoi storici partner, vale a dire Renault e Mitsubishi. Andiamo a fare chiarezza su una novità che è destinata a fare molto scalpore nel mondo delle quattro ruote, dove non si smette mai di stupirsi di fronte a certe scelte.
Mazda, obiettivo raggruppare le emissioni con Changan
In base alla documentazione che è stata resa pubblica dalle istituzioni europee, il pool è sotto la gestione della Mazda Motor Logistics Europe NV, che sarà formato con Changhan Mazda Automobile, la joint venture cinese rappresentata nell’Unione Europea da Mazda Motor Europe GmbH, una vera e propria filiale europea, che ha deciso di aderire ad un gruppo formato dalla Tesla. Tale pool sarà valido per il resto dell’anno, ed è possibile anche per altri marchi interessati iscriversi, con la data di scadenza che è fissata per il 27 di novembre prossimo. Entro questa data, alla Mazda dovrà pervenire una richiesta di partecipazione, e c’è ancora quasi un mese di tempo per poterlo fare.

La Mazda e la sua mossa fanno però pensare a qualche ulteriore dubbio sulla Tesla, che potrebbe non aver raggiunto un livello di vendite sufficienti per soddisfare le richieste dei costruttori che fanno parte del suo raggruppamento. L’obiettivo è quelli di minimizzare gli importi delle eventuali multe per chi eccede il limite di emissioni, anche se le suddette sanzioni sono ancora in fase di studio, e molti sperano che l’Europa possa eliminarle in futuro. Nel frattempo, Mazda e Changan hanno fatto la loro mossa e non vogliono perdere tempo.





