Il settore automotive è sempre più in crisi, ed un noto gigante del settore componentistica ha annunciato pesanti tagli alla forza lavoro. Ecco tutti i dettagli su un piano che non fa ben sperare.
La situazione globale del mercato dell’auto è sempre più nera, e vede i costruttori e le aziende impegnate nella componentistica in grave difficoltà sul piano finanziario. Nel corso di questa settimana, la Ford ha annunciato 1.000 esuberi nel sito di produzione europeo di Colonia, in Germania, a seguito del crollo delle vendite delle sue auto elettriche, che non permettono al costruttore statunitense di raggiungere i risultati di mercato sperati.

I grandi gruppi stanno licenziando a raffica, tranne che in Cina, dove le auto elettriche spopolano e con i marchi che hanno intenzione di sbarcare in Europa per fare da protagonisti. Ora è il colosso della componentistica tedesco Bosch ad annunciare un nuovo piano di licenziamenti, a conferma di quanto la Germania sia in grave difficoltà in diversi settori al giorno d’oggi. Andiamo a scoprire il piano di taglio ai posti di lavoro che è stato comunicato in queste ore.
Bosch, scattano i licenziamenti per tagliare i costi
Come si temeva, Bosch ha annunciato la volontà di ristrutturare le proprie attività in campo automotive, un modo raffinato per dire che si procederà ad un piano di licenziamenti. Secondo quanto reso noto da diversi manager alla “Stuttgarter Zeitung“, si vuole ottenere un risparmio sui costi di ben 2,5 miliardi di euro solo nella divisione Mobility con tanti tagli alla forza lavoro. Si dovrà intervenire su vari ambiti operativi, ma soprattutto sul personale. L’azienda ha fatto sapere, senza troppi giri di parole, che saranno inevitabili ulteriori tagli al personale.

Le nuove misure seguono altri piani di ristrutturazione che hanno già portato ad un progressivo ridimensionamento degli organici e della forza lavoro dell’azienda Bosch. Ecco quanto è stato comunicato da Markus Heyn, il responsabile della divisone Mobility: “Il settore dell’auto nella sua interezza sta subendo una trasformazione globale, dobbiamo occuparci di continuo di come possiamo restare competitivi. Sono stati fatti i primi passi importanti, ma ne devono essere fatti anche altri. Dobbiamo ridurre il divario di costi in maniera significativa nei prossimi anni, per poi colmarlo al più tardi entro il 2030“. Dunque, Bosch ha preso delle decisioni forti, e l’entità dei tagli sarà resa nota nel corso dei prossimi mesi, ed i lavoratori non possono essere ottimisti.