Nuovo progetto per le auto elettriche: arriva la batteria europea dall’autonomia top

Finalmente il problema dell’autonomia delle auto elettriche potrebbe essere superato da una nuova batteria con una capacità impareggiabile.

Le auto elettriche potrebbero essere il futuro dell’industria delle quattro ruote, ma non è detto che rappresenteranno la risposta a tutti i mali. L’impatto sull’inquinamento è irrisorio rispetto a tante altre filiere che continueranno a insozzare il mondo. Secondo dati relativi al mix elettrico medio europeo, le emissioni di CO2 generate nel ciclo di vita di un’auto elettrica sono del 55% inferiori rispetto alle auto termiche, ma non tutti sono disposti a cambiare approccio in virtù di costi proibitivi. I prezzi di una EV, utilitarie comprese, sono molto alti e a potersele permettere sono solo una nicchia di appassionati green dal portafoglio pesante che spesso hanno in garage anche altre auto.

Nuovo progetto per le auto elettriche: arriva la batteria europea dall’autonomia top
Auto elettrica – Allaguida.it

Per questo motivo chi ha un’auto termica tende a non cambiarla, cercando di capire cosa accadrà tra 10 anni. L’Europa non sembra pronta, anche perché manca una fitta rete di colonnine di ricarica sparsa in modo democratica su tutto il territorio. Inoltre, l’autonomia continua a rappresentare un vero problema. Diversi costruttori europei si sono rimboccati le maniche per studiare alternative non solo in grado di abbattere le spese, ma anche di offrire accumulatori più efficienti.

Auto elettriche: la soluzione dalla Germania

La nazione tedesca sta investendo massicciamente sulla tecnologia alla spina. Un gruppo di studiosi del Fraunhofer IFAM ha svelato una nuova soluzione che potrebbe risultare determinante per la diffusione delle auto a pila.

I problemi tecnici delle auto elettriche
Le avarie tecniche delle auto elettriche – Allaguida.it

La tecnologia da loro sviluppata riguarda il controllo dello stato degli accumulatori, in modo che possano durare più a lungo, ma anche offrire auto sempre più sicure ed affidabili. Tutto ruota intorno a un metodo, la spettroscopia di impedenza, che consente di passare ai raggi X il funzionamento interno delle batterie. Non solo riguarda veicoli fermi, ma d’ora in avanti sarà possibile effettuare il monitoraggio con il veicolo in movimento. Il funzionamento del dispositivo è semplice e potrebbe essere usato anche in campo marittimo e nell’aviazione. Una volta inserito emette dei segnali elettrici più frequenze in fase di recupero dell’energia o di scarica. Quindi ci sarà meno usura, più autonomia e un minor riscaldamento.

Gestione cookie