Che nel panorama automotive odierno non si respiri una bella atmosfera è chiaro da tempo, ma ora c’è il rischio che scoppi un nuovo scandalo, a dieci anni esatti dal dieselgate. Ecco tutti i dettagli.
Nel mercato dell’auto di oggi c’è un clima di costante tensione, a seguito del crollo delle vendite che ha interessato la quasi totalità dei costruttori. I grandi colossi del settore sono in seria difficoltà, e non godono più di quella posizione di sicurezza e riferimento che, sino a pochi anni fa, appariva inattaccabile. 10 anni fa venne reso noto lo scandalo del dieselgate che cambiò per sempre il settore, colpendo il gruppo Volkswagen e dando il via alla transizione ecologica.

Da quel momento in avanti, i motori a gasolio hanno iniziato a finire ai margini degli interessi dei marchi, che hanno investito maggiormente su ibrido ed elettrico, anche se i risultati non sono stati esattamente quelli sperati, almeno sino ad oggi. E, secondo quanto reso noto dall’organizzazione ambientalista Transport & Environment in queste ultime ora, le auto Plug-In Hybrid potrebbero ora essere messe al centro di un nuovo scandalo, di stampo simile al sopracitato dieselgate. Ma scendiamo nei particolari.
Auto, sotto accusa le Plug-In Hybrid per consumi elevati
Secondo quanto reso noto, alcune auto Plug-In Hybrid mostrerebbero dei consumi reali ben più elevati rispetto a quelli omologati dai costruttori nel ciclo WLTP, e secondo l’associazione si tratterebbe di una vera e propria truffa nei confronti dei clienti. Tuttavia, come sottolineato sul sito web “Quattroruote.it“, non si può parlare di un qualcosa di troppo simile al dieselgate. Infatti, spesso le ibride ricaricabili vengono utilizzate in maniera differente rispetto a quella che porta a dei dati favorevoli nel momento dell’omologazione, mentre il dieselgate, in cui le emissioni di CO2 furono a tutti gli effetti truccate, era una vera e propria truffa.

10 anni fa furono portate alla luce delle procedure irregolari, mentre sulle auto ibride Plug-In Hybrid non si è verificato nulla di tutto ciò. Va specificato, inoltre, che Transport & Environment non ha posto sotto accusa le case automobilistiche e le loro vetture, ma il fatto che i costruttori facciano pressioni sulla Commissione Europea per ammorbidire o posticipare alcune normative, cosa che potrebbe anche rallentare l’ascesa delle auto elettriche. Le Plug-In Hybrid, per sfruttare tutto il loro potenziale, dovrebbero essere ricaricate con costanza, sfruttando al massimo il potenziale della parte elettrica, che può così svolgere il proprio compito di diminuire le emissioni ed aumentare l’efficienza e le autonomie. E non tutti lo fanno, ed è per questo che non si può parlare di scandalo.