Pagani, la scelta fa discutere tutti: colpo di scena sul mercato

Pagani, una delle case automobilistiche specializzate nella produzione di supercar, sorprende tutti: ecco la sua scelta e come può influenzare il mercato.

Le auto elettriche rappresentano ormai una realtà consolidata nel panorama mondiale delle automobili; questi veicoli, infatti, stanno aumentando sempre di più la propria quota di mercato con una percentuale sempre maggiore di automobilisti che li sceglie e i Governi delle maggiori nazioni europee a stabilire incentivi per il loro acquisto.

A spingere a favore della loro diffusione è anche l’Europa che ha posto come obiettivo quello di stoppare la vendita delle vetture endotermiche nel 2035. Una scelta che sta facendo molto discutere, ma che le case auto stanno cercando di rispettare virando la propria produzione su veicoli a zero emissioni. In questo contesto, però, c’è chi ha deciso di non tirare dritto per la propria strada non prendendo in considerazione l’uscita sul mercato, almeno in tempi brevi, di una propria vettura 100% elettrica.

Pagani e la scelta sulle auto elettriche

Si tratta Pagani, una delle case automobilistiche specializzate nella produzione di supercar, che non sembra avere intenzione di realizzare, almeno per ora, una hypercar che possa vantare una trazione elettrica. Pagani, infatti, è ancora una delle pochissime case produttrici che non ha abbia lanciato sul mercato una vettura hybrid o full-electric, differentemente da quanto fatto dalla concorrenza, continuando a tirare dritto con la sua idea sull’elettrico. La porta ad una hypercar a batteria non è mai stata completamente chiusa, ma la casa automobilistica di San Cesario sul Panaro continua a ribadire come non sia ancora il momento giusto per farla debuttare, nonostante il primo accenno di sviluppo di una vettura di questo tipo sia arrivato già cinque anni fa.

Pagani, la scelta sull'elettrico
Pagani, ecco la decisione sull’elettrico (Pagani press – Allaguida.it)

Un’idea che Christopher Pagani, figlio del fondatore della’azienda Horacio, ha ribadito con forza in una intervista a Top Gear:  “Il nostro obiettivo è creare un veicolo elettrico leggero, un elemento che accomuna tutti i modelli che produciamo anche oggi. E’ importante avere un feeling speciale alla guida, che a volte può essere chiamato divertimento e altre volte piacere. Ma il peso è sicuramente il nostro primo punto interrogativo. Quindi probabilmente, al giorno d’oggi con la tecnologia esistente, non potremmo creare la Pagani elettrica nel modo in cui vorremmo”. Il motivo principale per cui, allo stato attuale, non esiste ancora una Pagani elettrica, ma non solo; le supercar della casa, infatti, sono sempre vetture estreme, quasi delle invenzioni e, con lo sviluppo attuale delle auto elettriche non sarebbe possibile realizzare alla perfezione il prodotto che la casa ha in mente.

In futuro, però, non è detto che non si possa vedere una Pagani 100% elettrica, magari sviluppata in collaborazione con una casa che invece si sta dedicando anima e corpo alla questione green, come ad esempio Mercedes, con cui condividere alcuni componenti.Stiamo avendo incontri costanti con Mercedes-Benz e AMG, stiamo valutando. Al momento sono i nostri partner ufficiali, ma solo quando avremo bisogno di costruire un’auto completamente elettrica prenderemo la decisione finale”, ha ribadito Pagani. Per il momento, dunque, lunga vita alle endotermiche con Pagani che rimarrà fedele a quello che è uno fiori all’occhiello del marchio, il motore V12 biturbo da 6,0 litri di provenienza AMG, nonostante le limitazioni imposte dall’Europa. “Per quanto tempo avremo il V12? Dipende davvero da come andranno le normative. Sappiamo che i piccoli produttori potranno continuare a puntarci almeno fino al 2035. Ma non abbiamo paura di avvicinarci ad un altro powertrain in futuro. Dobbiamo solo sapere quali saranno le regole”, conclude non chiudendo la porta a un futuro a zero emissioni per la casa, ma sottolineando come i tempi per vedere una Pagani spinta esclusivamente dalla sola propulsione elettrica non siano ancora maturi.

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