Parcheggio senza stress: tecniche e trucchi per neopatentati, come sostare sempre al primo colpo

Uno dei maggiori patemi per i giovani automobilisti consiste nel parcheggiare le proprie vetture in città. Scopriamo le migliori tecniche.

I ragazzi sembrano oramai terrorizzati dal traffico cittadino. Un tempo imparare a guidare bene un’auto era più che un obiettivo. Tutti volevano essere perfetti nelle manovre di sorpasso e di parcheggio. Saper guidare una macchina rappresenta ancora un vanto? Forse no, ma con questa guida vogliamo suggerirvi il modo giusto per affrontare, serenamente, un parcheggio.

Tecniche e trucchi per neopatentati
Tecniche e trucchi per neopatentati – Allaguida.it

Parcheggio a “S” (parallelo): riferimenti visivi e movimenti corretti

Sempre meno giovani si basano sulle capacità oculari. Abituati alla tecnologia, oramai, sono diventati dipendenti dagli schermi. Il parcheggio parallelo, anche noto come parcheggio laterale, è una delle abilità di guida più utili in città. Una volta trovato lo spazio giusto il parcheggio parallelo rappresenta una strategia di parcheggio che necessita il posizionamento laterale di un’automobile all’interno di uno spazio tra due auto già ferme. Questo tipo di parcheggio è comune nelle aree urbane affollate e occorre grande precisione nel calcolo dello spazio. Ciò che conta è l’angolazione dello sterzo, i tempi di inserimento e il giusto calcolo dello spazio. Naturalmente dei sensori e le telecamere possono aiutare, ma non basatevi solo sulla tecnologia.

Trucchi parcheggi – Allaguida.it

Parcheggio a “L” (a pettine): procedura semplice in retromarcia

Il parcheggio a L, meglio conosciuto come parcheggio a pettine, è una manovra che consente di parcheggiare l’auto in modo perpendicolare al marciapiede, occupando uno spazio relativamente ridotto. E’ più agevole rispetto a quella in parallelo. In retromarcia vi ritroverete già con il muso nella direzione della via d’uscita, ma bisogna stare attenti a posizionare la vettura esattamente nello spazio designato dalle strisce senza farsi prendere dal panico.

Parcheggio a spina di pesce: angolazione e spazio necessario

Il parcheggio a spina di pesce, noto anche come parcheggio a lisca di pesce, prevede di mettere l’auto in diagonale rispetto alla corsia di marcia e all’eventuale marciapiede. L’inclinazione del parcheggio a lisca di pesce determina anche la manovra per entrare e uscire e può essere rischiosa per l’apertura delle portiere. Forse è la più semplice con una buon calcolo sull’angolazione dello sterzo, ma dipende tutto dallo spazio che è stato lasciato dalle altre vetture. Le dimensioni minime dei parcheggi a spina di pesce sono di circa 2 m di larghezza e 5,5 m di lunghezza. Nei parcheggi più vecchi, la larghezza potrebbe essere inferiore (anche 1,8 m). Occhi aperti perché un errore può costarvi caro.

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