L’esame per la patente B per un privatista sta diventando ancora più difficile. Scopriamo tutti i dettagli di un iter piuttosto complesso.
Oggi non è più possibile, come accadeva un tempo, presentarsi all’esame pratico accompagnati da una persona che era patentata da una decina di anni e sostenerlo soltanto con il foglio rosa. Il nuovo Cds ha stabilito dei limiti e da privatista è possibile effettuare solo la prova teorica. Per ottenere la Patente B è necessario aver compiuto 18 anni. La prima prova da sostenere ruota intorno a un quiz composto da 40 domande. L’esame si svolge presso un terminale degli uffici della Motorizzazione Civile della provincia di residenza.
Superata la prova teorica, si accederà all’esame pratico di guida che consiste in tre prove, durante le quali verranno richiesti alcuni elementi della guida, come il funzionamento dei comandi e delle spie del veicolo, le manovre di parcheggio, frenata e inversione di marcia e infine il percorso urbano o anche extraurbano.

I requisiti per poter sostenere gli esami da privatista
A 18 anni un privatista dovrà versare direttamente la cifra da corrispondere alla Motorizzazione civile, sui bollettini postali precompilati oppure attraverso il portale dell’automobilista online. L’esborso complessivo è di 56 euro. Bisognerà dimostrare di aver svolto 6 guide impartite da un istruttore autorizzato. Ogni guida presenta un costo a partire da un minimo di 15 euro al quale si aggiungerà il costo di iscrizione alla scuola guida, indispensabile per effettuare le lezioni pratiche. I costi totali oscilleranno tra i 200 e i 400 euro. Per l’esame bisognerà versare i diritti di prenotazione che corrispondono a 25 euro, a cui si aggiunge il costo del certificato medico da esibire (circa 55 euro) e l’auto con i comandi doppi per il giorno dell’esame, che costa dai 100 ai 130 euro.
La procedura burocratica: iscrizione in motorizzazione e prenotazione esami
Il privatista dovrà comprare il manuale di preparazione ai quiz o, in alternativa, scaricare i manuali online. In sostanza l’iscrizione ad una scuola guida risulta oggi più alla portata. Prima c’era un vero risparmio da privatisti ma qualora si volesse seguire un percorso di preparazione all’esame in una scuola guida autorizzata i prezzi non sarebbero poi tanto differenti. Si parte da una base di 700 euro e si possono superare anche i 1000 euro, dipende poi dal numero di guide.
Pro (risparmio) e contro (organizzazione, difficoltà esame pratico)
Sono ancora tanti i giovani che effettuano tutto l’iter da privatisti, ma se si valutano i vantaggi di una scuola guida e l’ottimizzazione dei tempi per tutto l’iter burocratico, forse conviene evitare di complicarsi la vita per pochi euro in meno. Risulterà difficile superare l’esame se non si ha quindi un’ottima memoria, in assenza di un maestro.

Esercitazioni pratiche: auto doppi comandi e accompagnatore
Le guide possono essere limitate se si ha un parente o un amico che abbia la patente B da più di 10 anni e sia disposto a fare da istruttore. I veicoli non devono avere doppi comandi, obbligatori solo in sede di esame. In corso di esercitazione possono prendere posto, oltre l’istruttore che deve sedersi a fianco del conducente, anche altri passeggeri. Non dimenticate di esporre la P di principiante.