Patente scaduta? Rischi e sanzioni da tenere a mente: ecco cosa bisogna fare

Essere fermati con la patente scaduta può essere un problema non da poco, ecco quali possono essere le conseguenze a cui si va incontro.

Essere in possesso della licenza di guida prima di mettersi al volante è ovviamente il requisito minimo da rispettare, ben sapendo come in caso di controllo sia la prima cosa che viene richiesta dalle forze dell’ordine. Controllare di averla con sé ed evitare ogni dimenticanza non può che essere fondamentale.

Patente scaduta? Rischi e sanzioni da tenere a mente: ecco cosa bisogna fare
Patente (ANSA) – Allaguida.it

Ben più grave può essere però la situazione qualora si venisse sorpresi con patente scaduta, circostanza che può essere più frequente di quanto si possa pensare. A volte, infatti, ci si può non rendere conto di quanto indicato sul documento e si continua a viaggiare come se niente fosse.

Attenzione a non guidare con la patente scaduta

Si sa bene come sia da evitare mettersi alla guida con la patente scaduta, pur essendo un’eventualità che ancora oggi capita spesso. Non è detto che questo avvenga perché si vuole fare i “furbi”, ma sicuramente è bene non farlo, non solo per la sanzione prevista in questi casi. Prima di ogni rinnovo, infatti, l’intestatario viene sottoposto a una visita in cui viene accertato il livello della sua vista, ritenuta indispensabile per viaggiare in sicurezza.

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Il rinnovo della patente si ottiene superando l’esame della vista – Foto | Canva – Allaguida.it

Ora per evitare dimenticanze dovute a una distrazione si è deciso di far coincidere la scadenza con il compleanno del conducente, in modo tale da permettergli di mettersi in regola più facilmente. Chi lo desidera può farlo anche in anticipo, fino a quattro mesi prima. Una volta scaduta, invece, si può provvedere entro 5 anni dalla data di scadenza. Qualora si superasse questo arco temporale, sarà inevitabilmente necessario sottoporsi nuovamente all’esame pratico (non è necessario ripetere l’esame di teoria).

Ricordarsi entro quando provvedere al rinnovo non può che essere indispensabile. A seconda del tipo di patente, la tempistica può variare secondo questa distinzione:

  • ogni 10 anni fino al compimento dei 50 anni;
  • ogni 5 anni fino al compimento dei 70 anni:
  • ogni 3 anni fino al compimento degli 80 anni:
  • ogni 2 anni dopo il compimento degli 80 anni.

Questo vale per chi è in possesso delle licenze AM, A1, A2, A, B1, B, BE.

Le conseguenze per gli irregolari

Una volta dopo essersi resi conto di avere la patente scaduta o quando manca poco alla data limite, non resta che prendere contatto con l’autoscuola più vicina per prendere un appuntamento per la visita necessaria per il rinnovo. Qualora l’esame dovesse avere esito positivo, il medico consegna una ricevuta di avvenuta conferma di validità, che permette la circolazione sul territorio italiano fino al ricevimento a domicilio del nuovo documento.

La multa per gli irregolari, secondo quanto previsto dall’articolo 126 Comma 11 del Codice della Strada, va da 158 a 638 euro, più la sanzione amministrativa accessoria del ritiro dei documenti scaduti. La patente ritirata viene inviata al Prefetto competente, con riferimento al luogo in cui si è verificata la violazione. Solo dopo il rinnovo, l’intestatario può chiedere la restituzione.

Chi guida nonostante gli sia stata ritirata la patente è punito con una multa da 2.046 a 8.186 euro. A questo si aggiunge il fermo amministrativo del veicolo per tre mesi e, in caso di recidiva, confisca.

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