Il 2025 è stato dominato dalla McLaren, già iridata tra i costruttori da Singapore. La corsa al titolo piloti è ancora apertissima con Max Verstappen in rimonta, ed i vertici del team seguono una linea che può essere pericolosa.
Il Gran Premio del Brasile è un appuntamento cruciale nella corsa per il titolo mondiale piloti, ancora apertissimo dopo quanto accaduto nelle ultime uscite. Max Verstappen si è riavvicinato a Lando Norris ed Oscar Piastri, mettendo pressione su una McLaren che era stata inarrivabile sino a Zandvoort. La MCL39 e Piastri in particolare hanno poi avuto un calo di rendimento, subendo la rimonta del quattro volte campione del mondo, il quale crede ancora al quinto titolo.

Tuttavia, la McLaren pare aver rialzato la testa proprio nel momento decisivo, dal momento che Norris ha dominato in quel di Città del Messico, per poi piazzare la pole position per la Sprint Race di Interlagos. Il team di Woking può perdere il titolo di Woking solo suicidandosi, come del resto è già avvenuto ormai tanti anni fa, precisamente nel 2007. Uno scenario di quel genere sarebbe il peggiore incubo dei tifosi, ma sono gli stessi vertici a non scongiurarlo del tutto, almeno a parole.
McLaren, Zak Brown non vuole scegliere un pilota di punta
La McLaren sta rivivendo, almeno in parte, i fantasmi del passato del 2007, stagione in cui Fernando Alonso e Lewis Hamilton, in testa al campionato dall’inizio alla fine, scatenarono una vera e propria guerra fratricida, favorendo il rientro di Kimi Raikkonen, poi campione del mondo al volante della Ferrari. A 18 anni di distanza, il CEO del team di Woking, Zak Brown, sa che il rischio è quello di ripetere quanto accadde, ma che la volontà della squadra britannica è quella di permettere tanto a Lando Norris quanto ad Oscar Piastri di giocarsela fino in fondo.

Brown ha rivelato la tattica aggressiva della squadra: “Nella stagione 2007 c’erano due piloti a pari punti e Kimi Raikkonen li ha battuti per pochissimo, ma è così che la McLaren desidera gareggiare. Vogliamo due piloti in grado di vincere il mondiale, anche se rischiamo un altro finale di quel tipo, perché quando corri con un primo ed un secondo pilota, capita spesso che il titolo costruttori venga compromesso. Ora dovremo dare ad entrambi i piloti la possibilità di vincere il titolo, anche se questo comporta dei rischi come nel 2007. Ne siamo però tutti consapevoli e preparati“.





