Gli italiani, sommersi già da ingenti spese e in una fase di crisi, potrebbero subire l’ennesimo aumento dei pedaggi autostradali. Scopriamo cosa sta accadendo.
Gli italiani sono chiusi in una morsa di prezzi alle stelle. Arrivare a fine mese per la maggioranza è diventata una impresa con beni di prima necessità sempre più cari ed esigenze crescenti. Il trasporto sulle strade dovrebbe essere garantito a tutti, ma prezzi della benzina alle stelle, parcheggi e pedaggi sempre più salati stanno rendendo difficile la vita.

Il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha chiesto di ritirare l’emendamento, riguardante il tema del sovracanone a favore di Anas. Si era pensato prima dell’estate di tassare gli italiani facendo pagare loro 1 euro ogni mille Km, euro che avrebbe portato nelle casse di Anas 90 milioni all’anno, necessari “a coprire” in modo definitivo gli aumenti delle bollette per l’illuminazione delle strade.
Salvini: arriva la svolta sui pedaggi
La norma, quindi, è stata presentata con le firme di esponenti di tutta la coalizione. Col passare delle ore il clima si è fatto incandescente e Salvini ha ritirato l’emendamento, cominciando in una nota: “La richiesta sui pedaggi è stata presentata dai relatori di tutte le forze di maggioranza“.

Come a dire è stata voluta da tutti. Naturalmente si è alzato un polverone dalle opposizioni. Elly Schlein non si fida: “Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno cambiato talmente tante volte idea in questi anni che non possiamo certo fidarci di un comunicato stampa. Non molleremo la presa fino a quando l’emendamento non sarà ufficialmente ritirato e la nuova tassa sulle vacanze degli italiani, che avevano progettato al governo, definitivamente cancellata“.
“Aggiungiamo un altro po’ di carovita per le vacanze (a chi se le può permettere) – ha scritto sui social il presidente Giuseppe Conte – Però le tasse le stanno tagliando: ai colossi miliardari del web degli Stati Uniti e alle banche che hanno collezionato extraprofitti. Stiamo dando subito battaglia in Parlamento“. Angelo Bonelli, di Avs, ha aggiunto: “I cittadini non possono essere sempre il bancomat di un governo che non ha visione e agisce solo per slogan e propaganda“. Anche le associazioni dei consumatori hanno detto la loro: “Qualsiasi aumento dei pedaggi autostradali è inaccettabile – ha scritto Assoutenti – e rappresenterebbe un danno per milioni di automobilisti“. In parole povere nonostante la retromarcia di Salvini, ci è stato un vespaio intorno alla questione e nulla è ancora stato risolto. Ad oggi l’emendamento è stato ritirato e le tasche degli italiani che si mettono alla guida per le vacanze sono salve, ma cosa accadrà in futuro?