Pedrosa ed il vero limite di Marquez: ecco perché Marc è un problema per le squadre in cui corre

Dani Pedrosa è stato compagno di Marc Marquez dal 2013 al 2018 alla Honda, ed ha condiviso con lui moltissime stagioni. Lo spagnolo ha sottolineato quello che può essere visto come un punto debole del nativo di Cervera.

Con la conquista del nono titolo mondiale, Marc Marquez ha scritto una delle pagine più belle della storia della MotoGP, ritornando lì dove era stato per tanto tempo: sul trono che gli spettava, e dal quale era stato catapultato giù per via di un terribile infortunio. Il nativo di Cervera è uno dei talenti più incredibili nella storia del Motomondiale, ed Jorge Lorenzo lo ha già definito come il pilota più forte della storia, senza se e senza ma.

Marquez e Pedrosa il vero limite
Marquez e Pedrosa festeggiano sul podio (ANSA) – Allaguida.it

Il nativo di Cervera è stato capace di rialzarsi da una serie incredibile di infortuni e sfortune, andandosi a prendere con forza la Ducati e rinunciando alla vagonata di milioni che gli erano stati garantiti dalla Honda. Ebbene, del talento di Marquez ha parlato anche Dani Pedrosa, che ha sottolineato un aspetto negativo del #93, che riguarda lo sviluppo della moto. Ecco di cosa si tratta precisamente.

Marquez, per Pedrosa il suo talento complica la vita al team

Parlando a “DAZN“, Dani Pedrosa ha ricordato gli inizi di Marc Marquez in MotoGP, quando erano compagni di squadra alla Honda: “Ricordo che Marc, al primo test in MotoGP, fu subito molto veloce, e sapevamo che lo sarebbe stato visto come era andato nelle categorie inferiori. Avevo la sua stessa moto, ma non andavo forte come lui, era più versatile, credo che questa fosse una delle sue migliori qualità. Lui era completo, era abile nell’imparare velocemente se gli mancava qualcosa rispetto agli altri, e poi riusciva ad applicarlo in pista“.

Dani Pedrosa e Marc Marquez complica la vita al team
Dani Pedrosa e Marc Marquez in azione (ANSA) – Allaguida.it

Pedrosa ha poi sottolineato il fatto che Marquez è un pilota in grado di andare oltre i limiti della moto, e questo, in alcune occasioni, può confondere la squadra e guidare verso una direzione sbagliata: “Gli avversari non riescono quasi mai a fare quello che fa lui, gli puoi cambiare le impostazioni della moto e lui farà lo stesso tempo. Lui ha un talento incredibile che può complicare la vita agli ingegneri, perché quando un pilota va forte anche se la moto non è competitiva, può confonderti. Lui non è il migliore quando si tratta di sviluppare la moto, perché supera alcuni problemi che gli altri piloti non sarebbero in grado di superare“.

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