Perché la F1 non entusiasma più? C’è un enorme problema che potrebbe diventare catastrofico

La F1 di oggi è dominata dalle McLaren, le quali hanno rimpiazzato la Red Bull in una posizione di leadership assoluto, senza lasciare scampo ai rivali. Il Circus rischia di entrare in crisi.

Il ritorno della F1 ha riproposto il solito, scontato dominio delle McLaren in termini prestazionali, con una superiorità impressionante sulla concorrenza evidente sin dalle prove libere. Con stupore di tutti i team rivali, il team di Woking ha scavato un solco a livello di performance sulla concorrenza, all’ultimo anno dei regolamenti tecnici attuali, precedenti ad una rivoluzione con ben pochi eguali che investirà il Circus nel 2026.

Perché la F1 non entusiasma più?
F1 Lando Norris in azione a Zandvoort (ANSA) – Allaguida.it

Intendiamoci, la colpa non è certo della McLaren, un team che in pochissimi anni è passato dall’essere nelle ultime file ad una posizione di forza dominante, capace di piazzare doppiette a ripetizione. Non c’è mai lotta tra monoposto differenti per il primo posto, e tralasciando ciò che viene “venduto” in televisione, ciò non è mai garanzia di spettacolo. Si prova a vendere un prodotto affermando che i domini ci siano sempre stati, ma non certo con la frequenza degli ultimi 13 anni.

F1, i domini e le scarse personalità che uccidono il motorsport

Dal 2012 ad oggi, dopo lo splendido duello tra la Ferrari di Fernando Alonso e la Red Bull di Sebastian Vettel, il titolo mondiale piloti in F1 si è giocato sino in fondo tra due piloti di squadre diverse solo nel 2021, quando Max Verstappen ebbe ragione di Lewis Hamilton. In tutte le altre annate, c’è sempre stato un chiaro dominatore, o al massimo una lotta interna nello stesso team come ai tempi della sfida in Mercedes tra il britannico e Nico Rosberg. Insomma, prima di tutto a questo sport manca lo spettacolo, quello vero e non quello dei sorpassi con DRS o degli undercut ai box causati dal degrado delle gomme.

Oscar Piastri dominio rovina il motorsport
Oscar Piastri in azione a Zandvoort (ANSA) – Allaguida.it

La F1 ha perso la propria anima con regolamenti cervellotici, che andranno a complicarsi sempre di più nel corso della prossima stagione, sui quali persino squadre e piloti si riservano molti dubbi. Si teme un 2014-bis con la Mercedes che pare partire da una posizione di vantaggio sui nuovi motori, nei quali la componente elettrica avrà una potenza triplicata rispetto ad oggi.

Nel 2025 si è poi palesato un ulteriore problema, ed il discorso si lega nuovamente alla sfida tra Oscar Piastri Lando Norris. Sino ad oggi, non si è mai assistito ad un vero e proprio corpo a corpo, una battaglia interna al team McLaren che raramente regala emozioni vere. La squadra Papaya, ovviamente, gestisce al meglio la rivalità ed evita disastri, ma anche in questo caso, c’è meno pepe rispetto ai tempi di Hamilton e Rosberg.

Inoltre, è un peccato vedere Verstappen fuori dai giochi per il titolo mondiale, dal momento che la presenza dell’olandese al vertice è diventata una conditio sine qua non per assistere a gare spettacolari. La crisi della Ferrari, in ultimo, ma non per importanza, sta generando un crollo di interesse in Italia. La F1 non è mai stata così popolare a livello mondiale, ma con il Cavallino che non è competitivo, nel nostro paese gli ascolti sono in crollo. E presto, nel caso in cui il regolamento 2026 fosse realmente il flop annunciato, il Circus potrebbe ritrovarsi in crisi nera a livello globale.

Gestione cookie