Moto Guzzi è tra i brand più iconici della storia delle due ruote. Scopriamo le origini dei magnifici modelli della Casa di Mandello.
Tra laghi e montagne una passione centenaria ed una storia tutta italiana che ha superato crisi, guerre e pandemie. Mandello del Lario, un posto incantato dove le aquile volano in alto, molto in alto, e danno i natali ad una Casa che non ha bisogno di presentazioni: Moto Guzzi.

L’origine del marchio si intreccia con la vita di uomini che hanno attraversato la storia e hanno reso fieri gli italiani su strada e nel mondo delle corse. Ripercorriamo per tappe questo percorso da brividi, partendo dal day 1, dove tutto è nato e tutto è ancora oggi una realtà italiana. Giorgio Parodi in onore dei suoi amici Stefano Baglietto e Giovanni Ravelli, piloti nella Grande Guerra, creò un progetto di assoluto profilo. Parodi era nato nel 1897 e aveva un amore sconfinato per i motori.
Nato in una famiglia di armatori, Parodi mostrò le sue capacità anche in volo e sulle moto. Il 15 marzo 1921 il cavaliere Emanuele Vittorio Parodi, suo figlio Giorgio e l’amico di quest’ultimo Carlo Guzzi avviarono la produzione, a Genova, della Società Anonima Moto Guzzi, con sede legale nel capoluogo ligure e sede produttiva a Mandello Tonzanico. Nell’impresa familiare c’erano anche Emanuele Vittorio Parodi, il cugino Angelo, Gaetano Belviglieri e Carlo Guzzi, motorista nella Regia Aviazione di Marina. Gli aviatori ed amici Baglietto e Ravelli morirono in un incidente aereo.
Moto Guzzi: una storia immortale
Dall’anno della sua nascita sino al 1957, stagione del ritiro ufficiale dal motociclismo, la Moto Guzzi ha ottenuto 3329 successi in gare ufficiali, 14 titoli mondiali velocità e 11 Tourist Trophy. L’Aquila divenne simbolo del brand, anche per ricordare gli amici aviatori tragicamente scomparsi. Il marchio è stato sotto il controllo della famiglia Parodi sino al 1969.

Con modelli iconici ed il classico motore bicilindrico a V, la Moto Guzzi ha messo in sella generazioni di motociclisti e di poliziotti. L’affidabilità dei suoi modelli è ancora oggi proverbiale. La gestione De Tomaso ha prodotto mezzi spettacolari, lasciando il passo poi a Piaggio dal 2004. Il successo e la fama del modelli Guzzi vola in alto, sui tempi, come la sua aquila.