Ponte sullo Stretto, arriva il primo “no”: Salvini è già nei guai? Cosa succede

Le spese miliardarie in questa fase sono tutt’altro che accolte in modo favorevole dai vertici della Nato. Ecco cosa centra il Ponte sullo Stretto.

Il Ponte sullo Stretto di Messina, dopo decenni di chiacchiere, ha avuto il via libera. Dovrebbe prendere vita facendo cambiare volto anche alla Sicilia in un Meridione che ha sempre avuto problemi serissimi a livello di trasporti. Il famoso progetto che collegherebbe la Calabria e la Sicilia è stato presentato con una nota del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’accordo è stato firmato dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti.

Ponte sullo Stretto: batosta Salvini
La posizione degli Usa gela Salvini (Ansa) Allaguida.it

Sembrava un passo in avanti notevole per tutto il Meridione, ma c’è una notizia che cambia le carte in tavola. La Nato ha disapprovato “qualsiasi contabilità creativa” da parte degli alleati europei per raggiungere un nuovo obiettivo di spesa che l’ambasciatore Usa Matthew Whitaker, in una intervista a Bloomberg, ha spiegato essere molto lontano dal concetto di difesa. In sostanza il maxi progetto da 13 miliardi di euro avrebbe contrariato gli Stati Uniti. L’Italia, insieme agli altri 31 Paesi membri della Nato, si è impegnata ad aumentare il budget per le spese militari.

La posizione degli Usa

La creazione del Ponte di Messina non potrà rientrare in spese militari a carico dell’Alleanza. L’ambasciatore americano ha voluto mettere in guardia l’Italia, mentre il Governo valuterà se conteggiare il ponte sullo Stretto come spesa militare. “Ho avuto conversazioni anche oggi con alcuni Paesi che stanno adottando una visione molto ampia della spesa per la difesa, ha annunciato Whitaker ed è “molto importante” che l’obiettivo del 5% rientri in tali spese e che l’impegno sia “assunto con fermezza“. “Seguo con molta attenzione”, ha affermato il diplomatico.

Ponte sullo Stretto: parla Salvini
Ponte di Messina, arriva la svolta (Ansa) Allaguida.it

Non si trattava di scuole che, in qualche immaginario mondo di fantasia, sarebbero state utilizzate per qualche altro scopo militare“, ha aggiunto l’ambasciatore Whitaker al quotidiano americano. Il Ponte era stato concepito come un sistema che “avrebbe agevolato il movimento delle forze armate italiane e alleate”. Il Ponte avrebbe un ruolo di importanza strategica? A quanto pare no per la Nato e questo spigherebbe perché Salvini aveva parlato di doppio uso del Ponte, anche per ragioni di sicurezza. Vedremo come si svilupperà la vicenda.

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