Previsione shock da parte di Stellantis: a questo punto cambia proprio tutto

Stellantis ha effettuato una previsione certamente sorprendente ed a tratti inaspettata. Scopriamo meglio di cosa si tratta.

Il 2035 è una data ancora lontana, ma non più così tanto come quando venne annunciato il bando alle vetture alimentate a benzina e diesel e la conseguente transizione elettrica che avrebbe favorito i mezzi a zero impatto ambientale e le nuove tecnologie in ambito automobilistico. Insomma, manca sempre meno a quello che pare proprio sarà la nuova alba dell’automotive.

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Stellantis (allaguida.it – Canva)

I nostalgici dovranno dire addio alla benzina e al diesel, così come le aziende che da praticamente oltre un secolo costruiscono tali mezzi a motore.

Ma sarà davvero così? Una voce fuori dal coro estremamente blasonata è certa di no. Parliamo di Stellantis, gruppo nato dalla fusione fra FCA e PSA. Quest’ultimo ha dato una sua opinione in merito, soprattutto un volto del noto gruppo automobilistico.

Stellantis dice no al bando del 2035: i dettagli

Stellantis dice no all’addio di diesel e benzina nel 2035 perché, molto semplicemente, non avverrà nel 2035. Ci spieghiamo meglio; non è possibile che tutte le vetture termiche spariscano da un giorno all’altro. A ricordarlo ci ha pensato Stellantis, in particolar modo con il Senior VP Christian Mueller. Quest’ultimo, ai microfoni di Reuters, ha spiegato che le vetture tradizionali acquistate da oggi fino al 2034 saranno in circolazione anche dopo il 2035.

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Stellantis, anche post 2035 ci saranno vetture termiche (allaguida.it – Stellantis)

Precisamente fino a vent’anni dopo l’acquisto. Ovviamente il portavoce Stellantis ha parlato delle aziende di riferimento del gruppo, anche se forse questo è un concetto valido anche per tanti altri brand. Mueller ha parlato anche di carburanti sintetici, quindi e-fuel. Si tratta di un carburante utilizzabile post 2035, essendo a basse emissioni. Un versante su cui Stellantis sta lavorando rigorosamente in collaborazione con Aramco, anche perché sembrano funzionare egregiamente sulle auttuali vetture Euro 6. L’obiettivo è quello di farli diventare carburanti di massa a prezzi ragionevoli.

Pare quindi che le auto termiche potrebbero esserci anche dopo il 2050 grazie a questa particolare spinta. Anche Porsche e Bentley credono fermamente nell’e-fuel; stanno entrambe le aziende investendo parecchio denaro in ricerca e sviluppo. Pure negli Stati Uniti e in Australia hanno preso spunto dalle marche europee in questo senso.

Ned Curic, Chief Engineering and Technology Officer di Sttelantis, ha dichiarato che “stiamo esplorando diverse soluzioni per rinforzare la nostra ambizione di diventare una società Net Zero entro il 2038. Gli e-fuel sul mercato avranno un impatto immediao sulla riduzione della CO2; per gli utenti sarebbe poi semplicissimo contribuire a salvaguardare il pianeta. basta scegliere una differente pompa di benzina, con i veicoli che rimarrebbero uguali a quelli che sono oggi”. Un investimento minore, in poche parole, che si combina a meno inquinamento.

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