Quale auto dovremo comprare in Europa in futuro? Italia e Germania fanno una richiesta ufficiale

Le due potenze europee hanno investito grosse somme per la transizione green, ma il risultato è stato pessimo. Ora è arrivata la richiesta ufficiale sul ban dei motori termici del 2035.

L’Europa sta finendo in un baratro a causa delle regole autoimposte del Green Deal. Per ovviare ai problemi di inquinamento i vertici di Bruxelles, anni fa, hanno pensato di mettere pressione ai produttori di auto nella creazione di veicoli alternativi rispetto a quelli tradizionali. Con presupposti totalmente irrazionali è stato imposto un ban ai motori termici dal 2033, che determinerebbe il blocco di vendita di nuove auto a benzina e diesel, ibride inclusa.

Ursula Von der Leyen
Commissione Europea attaccate da Germania e Italia (Ansa) Allaguida.it

Una scelta ideologica folle che ha avuto due effetti: mandare in tilt il car market del Vecchio Continente, favorendo quello asiatico anni luce avanti sulla produzione di batterie, e poi quello di determinare una crisi nel mondo del lavoro. A crescere sono state principalmente le realtà produttive cinesi che hanno una diversa concezione della forza lavoro, anche in termini di trattamento, e hanno alle spalle un Governo che ha spinto per una crescita repentina. Con sostegni e la presenza delle terre rare i nuovi major dell’industria 2.0 stanno minacciando i colossi storici europei.

Nemmeno i dazi hanno potuto arginare la crisi e, inevitabilmente, Italia e Germania si sono trovate a fronteggiare una situazione inimmaginabile prima del dieselgate. In pochi anni la filiera dell’automotive potrebbe essere nelle mani dello straniero con gli occhi a mandorla, con buona pace delle proposte a caro prezzo di Stellantis e del Gruppo Volkswagen.

Italia e Germania corrono ai ripari

Le due locomotive industriali del Vecchio Continente si stanno domandando se è possibile trovare una soluzione ai serissimi problemi che stanno impattando sulle vendite delle auto. Il ministro delle imprese italiano, Adolfo Urso, ha parlato di “un punto di svolta”.

Scontro politico per l’automotive 2.0
Battaglia politica per l’automotive 2.0 – Allaguida.it

L’unione di intenti tra Italia e Germania sul futuro dell’automotive in Europa, sugellata dall’invio ai vertici di Bruxelles di una lettera congiunta che chiede “un cambio di rotta”, da fare “subito” con “responsabilità, pragmatismo e visione”. La nota stampa del Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) apre alla possibilità di una revisione del stop tra 10 anni dei motori termici, magari alimentabili con e-fuel e biocarburanti.

Con una posizione comune e chiara – ha annunciato Urso – indichiamo insieme la via per una transizione verde che sia davvero sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, superando le gabbie ideologiche del Green Deal”.

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