Cosa fare se si viene privati della patente? Ecco tutti i passi da compiere per poterla riottenere? Non sempre è facile.
Di solito quando si subisce il ritiro della licenza di guida significa che è stata compiuta una grave infrazione che ha messo in pericolo la propria incolumità e quella degli altri. Spesso tale provvedimento si accompagna al fermo amministrativo della vettura.
Ma quali sono le azioni improvvide che portano a tanta severità? Per prima citiamo la guida sotto effetto di alcol o droghe, quindi l’uso del cellulare, l’alta velocità, il documento di guida o la revisione scaduti, la non idoneità a mettersi al volante, un carico mal disposto sul tetto del veicolo o nel bagagliaio lasciato aperto e l’aver causato lesioni importanti in un sinistro.
In tutti i casi l’impossibilità di riprendere a condurre la propria auto, va a braccetto con sanzioni amministrative piuttosto pesanti. Ad esempio guidare ubriachi con un tasso alcolemico nel sangue superiore a 1,5 g/l, prevede un esborso di denaro che può toccare i 6mila euro, senza dimenticare che si rischia pure l’arresta da 6 mesi a un anno.
Patente ritirata, come fare per riaverla
Se non si rientra nel caso della revoca permanente della licenza causa recidiva di un comportamento particolarmente grave, come può essere l’omicidio stradale, nell’arco di ventiquattro mesi, si può sempre riottenere il certificato.
I tempi e i modi variano a seconda delle ragioni che hanno portato al ritiro. Ad esempio se si sta circolando con il documento scaduto o non si è in regola con la revisione, entro dieci giorni dalla notifica si potrà avviare l’iter di richiesta, ovviamente dopo aver fatto il rinnovo o portato il proprio mezzo al classico controllo che deve essere compiuto ogni due anni.
Molto rapida è la pratica relativa al carico mal riposto. Se fermati ad un posto di blocco, non si potrà ripartire finché ciò che si sta trasportando non sia stato messo in sicurezza, legato in maniera che non ci sia il pericolo di caduta e opportunatamente segnalato.
Nel frangente dello stato d’ebbrezza, la procedura è molto più complessa, perché dopo essere stati colti in flagrante, bisognerà avviare un processo di recupero presso il Dipartimento della Prevenzione. Qui si andrà ad affrontare un programma terapeutico, con conseguenti visite mediche per verificare l’idoneità al ritorno al volante. Potrebbe inoltre rendersi necessaria una serie di controlli per i casi più estremi.
Se poi privi di patente a seguito del ritiro si decide di sfidare la legge e calarsi ugualmente in abitacolo, allora scatta la revoca e per poter riavere il documento bisognerà ripetere sia l’esame di teoria, sia quello di pratica.
Per concludere chiariamo brevemente la differenza ritiro, sospensione e revoca della licenza di guida, tre termini che spesso vengono confusi o utilizzati quasi fossero intercambiabili.
Il primo viene compiuto dalla forze dell’ordine presenti sul posto, quindi al momento della verifica, la seconda spetta invece al Prefetto o all’Autorità Giudiziaria riguardando infrazioni più pesanti e come tale richiede più tempo. La terza è infine disposta dal Prefetto del luogo di residenza della persona sottoposta a provvedimento e non può essere annullata.
