La situazione di Iveco è incandescente dopo l’annuncio della cessione al gruppo indiano Tata Motors. Scopriamo quanto guadagnano gli operai italiani.
Iveco è un emblema del Made In Italy. Ogni giorno i veicoli Iveco sono responsabili del trasporto di merci e persone, sempre nella massima affidabilità. Iveco, infatti, rimane una delle aziende leader del settore. Fondata nel 1975, l’Industrial Vehicles Corporation, conosciuta con il nome Iveco, ha assunto un ruolo chiave, ampliando i suoi orizzonti e offrendo anche mezzi militari. La produzione ruota intorno a veicoli commerciali leggeri, medi e pesanti, a mezzi per cantieri, autobus urbani e interurbani e veicoli speciali per missioni fuoristrada, di difesa, antincendio e per la protezione civile.

Dopo una netta cresciuto nel periodo post pandemico, il Gruppo Iveco ha subito uno stop che ha portato l’erede dell’impero degli Agnelli, John Elkann, ha prendere una decisione estrema. Iveco, con sedi in Europa, Russia, Cina, Australia, Africa, Argentina e Brasile ed è presente in oltre 160 paesi, con circa 5mila punti vendita e assistenza, è stata venduta a Tata Motors per quanto riguarda il lato commerciali. Leonardo, invece, si occuperà della crescita del ramo militare da marzo 2026, dietro un corrispettivo di 1,7 miliardi. La sfida è quella di competere a livello mondiale con i marchi Idv e Astra, in una fase molto delicata sul piano bellico. Il valore complessivo delle due operazioni è di 5,5 miliardi.
Iveco continuerà ad avere la sede principale in Italia, a Torino, continuando sulla Borsa di Milano. Il nuovo corso offrirà la possibilità di una nascita di “un gruppo di veicoli commerciali con la portata, il portafoglio prodotti e la capacità industriale necessari per affermarsi come leader globale in questo settore dinamico”. Il comunicato ha parlato chiaro: si prevedono vendite superiori alle 540.000 unità all’anno e ricavi pari a circa 22 miliardi di euro, suddivisi tra Europa (circa 50%), India (circa 35%) e Americhe (circa 15%). Gli operari italiani temono che dopo una fase iniziale, poi l’accordo diventerà svantaggioso in proiezione futura.
Lo stipendio degli operai Iveco
Il major italiano, uscito dal controllo della holding della famiglia Elkann, è pronto ad abbracciare un nuovo corso. Un operaio metalmeccanico, in base al sito Glassdoor, guadagna tra i 16.800 euro e i 23.559 euro all’anno.

Un dato che non è eccellente, ma che permette di vivere anche in una realtà costosa come il Nord Italia. L’Opa volontaria per 3,8 miliardi di euro sarà promossa da una nuova società di diritto olandese interamente controllata da Tata e vedremo se ci saranno passi indietro o in avanti per i lavoratori Iveco.