Dopo essersi ritirato dalle scene Valentino Rossi ha deciso di aprirsi una scuola dove negli anni sono stati allevati straordinari campioni.
Questa è l’origine dell’Academy: una bella storia da raccontare, una factory, fortemente desiderata, da Valentino Rossi per evolvere la passione e il talento in un progetto di vita, dedicato al futuro di giovani aspiranti piloti. L’Academy prima di essere un punto di riferimento per i centauri era un sogno, una stretta amicizia tra due ragazzi, due piloti, Marco Simoncelli con il suo sorriso genuino, che porta Valentino a pensare di aprirgli le porte, spalancando per la prima volta le sue conoscenze di pilota e mettendo a disposizione le competenze del suo staff.

Il sogno diventa realtà solo nel 2013, quando Franco Morbidelli è pronto per il salto in Moto2. Questo evento genera una nuova prospettiva. Valentino accompagna il salto di categoria di Franco e fonda ufficialmente la VR46 Riders Academy. La scuola del numero 46 sceglie solo i migliori, dei top gun. In dieci anni, dal 2013 al 2023 Franco e Pecco vincono il Campionato Mondiale nella classe Moto2 e nel 2022 Pecco è il primo pilota Academy a diventare campione del mondo MotoGP.
I costi dell’Academy di Valentino Rossi
A questi titoli si aggiungono quelli di “Rookie of the year” di Pecco, Franco, Celestino Vietti e Bezzecchi, oltre ai risultati ottenuti da Marini, fratello minore di Rossi. La MotoGP, vede oggi protagonisti 4 piloti cresciuti nell’Academy, macchine da guerra preparate a sfidare i più forti, costruiti mentalmente e fisicamente in un ambiente familiare: Pecco, Franky, Bez, Maro, sono oggi l’eccellenza della scuola del numero 46. Bezzecchi è diventato l’alfiere di punta della Honda. Bagnaia è rimasto sulla moto più ambita, ovvero la Ducati Desmosedici GP25. Marini ha sostituito Marc Marquez in Honda HRC, mentre Morbidelli, dopo aver girovagato nei team Yamaha e in quello Pramac Ducati, è tornato da quest’anno a vestire yellow nella squadra del Dottore.

I talenti, durante il percorso loro crescita professionale nell’Academy, non devono pagare nulla, con l’accordo che quando inizieranno a guadagnare almeno 50.000 euro all’anno, devono versare il 10% dei loro introiti alla VR46. A casa Rossi, dove un team di amici e professionisti accompagnano i talenti in pista nella loro carriera, il merito lo si premia solo investendo sulle capacità e nulla più.