Quanto ci vuole per un pit stop in F1? Il record è semplicemente impressionante

Per poter effettuare i pit stop in F1 ci vogliono tanta velocità e un’attenzione massima ai dettagli. I record temporali raggiunti, però, sembrano superare ogni capacità umana

Il campionato è finito da poco, ma gli appassionati di tutto il mondo non smettono mai di informarsi in merito alla loro categoria del Motorsport preferita. Fra le varie ricerche effettuate su Google, vi sono delle curiosità molto particolari, le quali, però, possono riguardare dei dettagli determinanti per le sorti delle gare e, quindi, delle classifiche.

Qual'è il record dei pit stop in F1
Quanto tempo ci si mette per il pit stop in F1 (Ansa) – Allaguida.it

Fra questi, ve n’è uno che è fondamentale, dato che nel tempo è riuscito a raggiungere dei record impressionanti. Si tratta dei secondi passati dalle monoposto in pista nei pit stop, in cui i meccanici delle scuderie, per lo più, sono chiamati a effettuare un cambio gomme in tempi stretti. Questa tempistica può essere determinante in fase di competizione, visto che se una scuderia riuscisse ad anticipare le altre, avrebbe un vantaggio su esse mentre sono in gara.

Negli anni, sono diminuiti sempre di più i secondi in cui ci si trova in sosta e ciò è avvenuto grazie ai più potenti e sviluppati strumenti tecnologici creati durante gli ultimi campionati. Il record, però, sembra esser pazzesco e aver superato ogni concezione possibile e immaginabile.

Le scuderie più veloci ai pit stop

Ovviamente, a dare lustro a tutta la loro professionalità e capacità, in maniera maggiore degli altri, sono i meccanici migliori che i team possano ingaggiare sul mercato. Questi, quindi, fanno parte delle scuderie che, di solito, sono in testa alla classifica generale costruttori e, quindi, anche piloti.

Pit stop della Red Bull in F1
Red Bull e la velocità nei pit stop (Ansa) – Allaguida.it

Di recente, però, è stato raggiunto un record da parte di una scuderia che sì, si trova vicino a quelle in testa alla classifica, ma che non è ai livelli delle primissime della classe. Parliamo di una scuderia che, comunque, ha fatto la storia negli anni e proprio per questo motivo possiede ingegneri esperti al suo interno e meccanici di altissimo livello.

Si tratta della McLaren, la quale è riuscita a raggiungere il record di 1″80 nella sosta ai pit stop di Lando Norris in Qatar, a Losail. Il record precedente, però, era della Red Bull e del campione di questi ultimi tre anni, Max Verstappen, il quale anticipava quello attuale di appena 0″02, roba da capogiro. Il nuovo record di casa McLaren è stato commentato anche da parte del CEO Zak Brown, il quale si è voluto congratulare con la squadra: “Questo è il risultato dell’instancabile lavoro del nostro superbo equipaggio che si trova ai box” (eurosport.it).

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