La BMW ha prodotto auto entrate nella storia, che hanno contribuito a motorizzare il globo. Tuttavia, quella che vi descriveremo oggi è una vettura unica nel suo genere, e che in pochi potranno ricordare.
Al giorno d’oggi, le case automobilistiche stanno spingendo nella direzione della sostenibilità, investendo miliardi di euro sull’elettrico e su altre tecnologie, in grado di ridurre il grado delle emissioni di CO2. Tanti anni fa, oltre due decenni per l’esattezza, la BMW realizzò un progetto che era 20 anni avanti a tutti, e che merita di essere riscoperto. Si tratta della Concept Car H2R, acronimo di Hydrogen Record Car, che era spinta, appunto, ad idrogeno, che ha fatto scuola in passato.

La casa di Monaco di Baviera ha rinnovato il proprio interesse per l’idrogeno in questi anni, siglando un accordo con la Toyota, con la quale collaborerà per apprendere i segreti della suddetta tecnologia, in vista di una propria gamma futura. Tuttavia, oggi vogliamo riportarvi indietro nel tempo, raccontandovi la storia della BMW H2R, che staccò ben 9 record di velocità per le auto ad idrogeno, ottenendoli sul proprio tracciato di prova, situato in Francia, in quel di Miramas.
BMW, la storia della H2R da 302 km/h ad idrogeno
Essendo una Concept Car, la BMW H2R non è mai stata realizzata in serie, ma rimase comunque un modello unico. Era spinta da un motore 6 litri V12 da 285 cavalli, che derivava dal propulsore a benzina della 760i a benzina. Qui la potenza venne però assicurata da due tecnologie concepite dalla casa bavarese, la Valvetronic e la Double-VANOS. Il motore ad idrogeno la spingeva alla velocità massima di ben 302 km/h. Non c’è stato poi alcun seguito a questo progetto, e l’unico esemplare realizzato è stato affidato ad un artista, il quale l’ha rielaborata per opere d’arte mobili. Evidentemente, in questo gioiello aveva visto qualcosa di speciale.

La velocità massima, come anticipato, era di 302 km/h, ed il motore un V12 alimentato ad idrogeno. Il telaio era in struttura di alluminio, con carrozzeria in fibra di carbonio. Come si può evincere dalla foto, la sua linea era volta all’esaltazione dell’efficienza aerodinamica, con 5,40 metri di lunghezza, 2,01 metri di larghezza ed 1,34 metri di altezza. Il peso, incluso il guidatore, era di 1.560 kg, con un coefficiente aerodinamico CX di 0,21. Ottenne la bellezza di 9 record di velocità, e ciò rende bene l’idea di quanto questo progetto BMW fosse azzeccato. Forse però, era ancora troppo presto per questa tipologia di innovazioni.