Si continua a lavorare per cercare la più efficiente soluzione in assoluto nel mondo dei motori, ed oggi vi parleremo di un’idea a dir poco rivoluzionaria. Ora sì che la svolta è avviata.
Il settore automobilistico è in grave crisi, e questa non è certo una notizia di cui veniamo a conoscenza oggi. Da anni ormai, i grandi costruttori sono in perdita per via di un calo della domanda, conseguente all’aumento dei prezzi di acquisto. Inoltre, i brand devono affrontare le continue richieste che arrivano dall’alto in merito alla riduzione delle emissioni, che costringono a sviluppare nuovi sistemi e a spendere ancor più denaro.

L’elettrico, al momento, è una scommessa persa, visto che i costruttori non stanno portando a casa risultati che possano giustificare gli investimenti fatti nel corso di questi anni. Ora però vi parleremo di una possibile rivoluzione per il mondo dei trasporti, che parte dal principio generale su cui si basa la fisica, in cui l’energia non si era dal nulla, ma si converte da una forma all’altra. Questa però sarà un’innovazione in tutto e per tutto, perché si basa su un principio del tutto opposto, ma andiamo nel dettaglio.
Motore, ecco l’idea riportata sulla rivista Physic World
Tra i sogni dei motoristi più attenti all’ambiente c’è la creazione di un motore che possa lavorare anche in assenza di un combustibile o di energia termica, un qualcosa che appare impossibile, ma, almeno in teoria, un motore quantistico potrebbe essere realizzabile in chiave futura. A parlare è la rivista “Physic World“, che ha messo al centro dell’idea la teoria di applicazione di un motore quantistico per un’auto o un altro mezzo, prendendo spunto per essa dalle teorie di Bose e Fermi. In sostanza, l’equilibrio dei corpi nasce da particelle subatomiche note come fermioni e bosioni, che derivano dal nome stesso dei due scienziati.

Questa questione ha avuto un grande impatto, ed ha fatto nascere l’idea che un motore possa nascere basandosi su queste particelle, senza aver bisogno di energia termica. Il fisico Arthur Wildera, in tal senso, si è chiesto come questo sia possibile: “Quando ero uno studente, mi fu detto di no, perché i gas base di Bose e Fermi hanno una differenza notevole di energia, ma negli anni Duemila, gli scienziati hanno scoperto che, raffreddando il gas, si può portare bosioni e fermioni ad interagire. Questo è un qualcosa che può cambiare del tutto la fisica quantistica per il futuro“.