Il Regno Unito vuole vietare dal 2030 le auto con motori tradizionali

Decisione storica per il Regno Unito, che ha scelto di anticipare di un decennio il divieto di vendere nuove auto a benzina e diesel. Inizialmente previsto per il 2040, lo stop ai motori tradizionali sarà fissato per il 2030: data ultima per acquistare nel Regno Unito un mezzo che non sia elettrico. Ad annunciare il cambio di rotta del governo è il sito britannico AutoExpress.co.uk, che ha fatto trapelare la notizia. Si prevede nei prossimi giorni l’annuncio ufficiale da parte del governo britannico.

Carbon Neutral entro il 2050

Ma perché il Regno Unito ha scelto di anticipare il divieto di ben 10 anni? L’obiettivo del governo britannico è quello di diventare un paese Carbon Neutral entro il 2050. Per raggiungere rapidamente un traguardo così ambizioso, il governo dovrebbe includere nel divieto anche le auto ibride, dal momento che presentano all’interno anche un motore termico. Ma, secondo le ultime indiscrezioni, si salveranno – almeno fino al 2035 – le nuove ibride plug-in.

Le polemiche

La decisione del primo ministro inglese Boris Johnson non è stata accolta con favore da tutti, scatenando una furiosa polemica sia nei potenziali acquirenti sia nell’industria dell’automotive. Infatti, secondo l’autorevole Society of Motor Manufacturers and Traders (Smmt), prima di compiere questo passo, è necessario che il Governo si impegni a varare un piano di incentivi a lungo termine per l’acquisto dei modelli elettrici e a fissare obiettivi vincolanti sull’infrastruttura di ricarica.

I fattori “frenanti”

Secondo un recente sondaggio della Savanta ComRes, nonostante l’interesse dei consumatori, favorevoli a questa tecnologia per i minori costi di gestione (41%) e la possibilità di migliorare l’ambiente (29%), le auto elettriche rappresentano nel Paese il 17% dell’offerta nelle concessionarie, ma vengono acquistate solo per l’8%. Ma cosa frena gli acquirenti dal comprare un’auto elettrica? Uno dei principali fattori è sicuramente il prezzo di acquisto più elevato (52%), ma anche la mancanza di punti di ricarica diffusi localmente (44%), infine la paura di rimanere “a secco” nei lunghi viaggi (38%).

Bonus per le ibride plug-in

Prima di imporre uno stop così drastico, per la Smmt è inoltre fondamentale la reintroduzione del bonus per gli ibridi plug-in. Si tratta di una tecnologia importante per la transizione, dal momento che è in grado di offrire ai conducenti flessibilità dal punto di vista dell’autonomia e garantisce vantaggi ambientali immediati.

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