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Renault Clio, pronta ad una nuova primavera

Esiste da più di quindici anni, la Renault Clio e non si può certo dire che in tutto questo tempo, di strada non ne abbia fatta?.anzi! Dalla sua il merito d?aver interpretato il ruolo di utilitaria alla nascita, ma 3 lustri fa, il concetto di utilitaria era ben diverso da quello che abbiamo oggi che è diventata un?auto di dimensioni elevate, pur continuando ad appartenere al segmento ?B?, nicchia che le sta ormai un po? stretta e come potrebbe non essere così, se solo si pensa che la Clio sfiora i quattro metri di lunghezza.

L’auto francese, tuttavia, oggi paga una sorta di crisi d?identità, un po? come se si sentisse inadeguata al ruolo ricoperto per anni, soprattutto con l?avvento della Renault Twingo che preme dal basso ?rubando? spazi alla Clio, grazie alle mutate dimensioni della nuova city car francese, dall?altro, la ?vicina? Megane, sicuramente più grande ma per certe motorizzazioni troppo simile, in fatto di prezzi, alla più piccola Clio (la Megane 1.4 16 valvole costa 15.600 euro, la Clio 1.4 16 valvole Luxe ne costa 15.100), stringono un po? alle corde la popolare medio-piccola vettura francese che cerca, ugualmente, sfoderando nuova qualità, di ritagliarsi nuove nicchie di mercato.

E, così, per la Clio, potrebbe affacciarsi una nuova primavera con l?ultima versione in listino, giocando il tutto, per tutto, innanzitutto con un design sicuramente più aggressivo, ma per certuni, almeno anteriormente,anche troppo spigoloso e ardito. Di contro, bisogna riconoscere a queste nuove forme una loro personalissima fluidità inedita per Clio, che culmina addirittura in un profilo a goccia che la rende, almeno al primo sguardo, slanciata e fluente come non mai.

Ma se un?auto si ?misura?, oltre che dall?esterno, anche dall?interno, in nuova Clio ci sono elementi interessanti in fatto di abitabilità, ma di contro, bisogna anche ammettere che certe soluzioni risentono dell?età di un auto che oggi deve confrontarsi all?interno di un segmento affollato di concorrenti moderne e con soluzioni quanto mai nuove. Tuttavia, bisogna dare atto alla Renault, di essere riuscita, con questa nuova versione, di esser riuscita a migliorare l?abitabilità dei posti posteriori, che in passato rappresentavano la vera spina nel fianco per questo modello.

Internamente la Clio è ben fatta, elegante nella strumentazione e completa nella dotazione, i sedili avvolgenti e morbidi trattengono bene e conferiscono elevato confort di marcia, per non contare il materiale che si è utilizzato per rivestire alcune parti dell’abitacolo delle versioni, Dynamique e Luxe, si chiama “slush” e, oltre ad essere apprezzabile alla vista, lo è anche al tatto, morbido, schiumoso, quasi gommoso, come la particolare struttura che ricopre il lunotto, tutti elementi che preludono ad una classe di vetture che hanno abbandonato da tempo il concetto, tanto ingiusto, di utilitaria e che si affacciano sempre di più a quello tanto vicino alle moderne berline di classe elevata.

Peccato che il volante a quattro razze limiti un po? la maneggevolezza in città, laddove le sterzate si fanno più frequenti.

Diverse le versioni, tutte, comunque, con una buona dotazione di sicurezza, salendo negli allestimenti, ad esempio la Luxe, ritroviamo i cerchi in lega da 15 pollici, i fari fendinebbia, 6 airbag, un sofisticato e potente impianto radio/CD/MP3 con comandi al volante.

Molte le motorizzazioni, si parte dal 1.200 16 valvole, da 65 cavalli, con accelerazioni nell?ordine dei 15 secondi da 0 a 100 orari e velocità massima di 160 orari, per passare al 1.400, sempre 16 valvole, da 98 cavalli che accelera in 11 secondi e raggiunge una velocità massima di 180 orari, fino al 2,0 litri, 16 valvole, che, in versione da 143 cavalli, accelera in poco meno di 10 secondi e raggiunge i 205 orari, senza dimenticare la 2,0 litri RS sport con ben 197 cavalli di potenza, insomma, la ?cattiva? della Clio che raggiunge i 215 orari e accelera in poco meno di 7 secondi.

Discorso a parte merita l?unica versione diesel da 1.500 cc., tuttavia offerta con diversepotenze, 68, 86 e 106 cavalli.
La Clio dCi va bene in città e benissimo fuori i centri urbani, ottima, dunque, per i percorsi autostradali, con ottime doti di ripresa, chiaramente avvantaggiate risulteranno le versioni più potenti.

Buono il cambio, ottimi i freni che resistono anche a sforzi prolungati, buone anche le doti prestazionali, con accelerazioni che vanno dai 15 secondi per la 68 cavalli, 13,5 per la 86 e 11 per la 106 cavalli con velocità massime, rispettivamente di 160, 175 e 190 orari e buoni consumi, se si pensa che si riescono a spuntare dai 21 ai 22 chilometri con 1 litro di gasolio, consumi inimmaginabili per tutte le versioni della Clio benzina.

Infine i prezzi, la vettura francese è molto competitiva rispetto alla concorrenza negli allestimenti più bassi, 11.000 euro per il modello base 1.200 16 valvole, ma basta salire scegliendo un allestimento più accessoriato, pensiamo al Confort, con la stessa motorizzazione del primo e occorrono quasi 12.000 euro per acquistare la Clio, fino a 13.000 per la 1.400 Exxstreme e 16.000 per la Luxe 1.600. Infine, intorno a 18.000 euro è la cifra necessaria per la 2,0 litri, mentre per la ?cattiva? Sport RS ne occorrono quasi 23.000 .

Per la diesel, 68 cavalli,si parte da 12.800, mentre ne occorrono 14.600 per la 86 e, infine, da 17.000 a 20.600 per la versione più potente a seconda delle versioni.

Insomma, nonostante la veneranda età, la vettura francese fa ancora la sua figura e si offre in tante fogge diverse, ciò non potendo neanche negare, però,che la contrazione delle vendite subite dalla Renault, troppo spesso costretta a promozioni estreme per rilanciare la Clio, è un segno evidente del tempo che passa per questa vettura sulla quale, la Renault, dovrebbe cominciare a pensare concretamente ad una più moderna sostituta.

Giuliano

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