Svolta totale per quanto riguarda il rinnovo della patente, mediante un cambiamento atteso da tempo. Ecco quali saranno le principali differenze che sono relative a questa pratica, a cui tutti si devono sottoporre nel corso della vita.
La patente di guida che abilita a mettersi al volante dell’auto può essere conseguita ad appena 18 anni di età, e rappresenta il primo baluardo di indipendenza per i più giovani. Dunque, si tratta di un documento di una certa importanza, che non può passare inosservato. Una volta presa, la patente deve essere rinnovata ogni 10 anni fino ai 50 anni, per poi procedere a dei rinnovi più vicini nel tempo.
In tal senso, l’obiettivo è quello di verificare le condizioni fisiche e psicologiche dei soggetti richiedenti, in modo da comprendere se ci sono i requisiti per rinnovare il documento. Nelle prossime righe, vi parleremo di una nuova normativa che riguarda il rinnovo delle patenti, un importante cambiamento che punta a rendere le cose più chiare. La novità riguarda principalmente una speciale categoria di patentati, che si distinguono per alcune problematiche fisiche che richiedono maggiori controlli.
Da qualche mese, all’interno del nostro Codice della Strada, sono state aggiunte delle modifiche all’articolo 35, comma 3, bb, che sono state presentate nella Legge 177 del 25 di novembre del 2024. Il rinnovo della patente sarà molto più semplice ed immediato per coloro che sono affetti da disabilità, un passo in avanti non da poco che è stato spinto principalmente dalla AISM, ovvero l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, che ha lavorato a stretto contatto con il Governo, in modo da garantire maggiori diritti ai malati.
Chi è affetto da questa terribile malattia potrà avere accesso ad un rinnovo della patente più semplice e rapido, mediante l’introduzione di un iter adeguato per la valutazione delle persone, considerando in modo appropriato quello che è lo stadio della malattia ed i suoi sintomi, senza dimenticare gli effetti provocati dai farmaci. AISM ha spiegato che il fondamentale supporto è derivato dalla collaborazione con il Ministero dei Trasporti e quello della Disabilità, e sono molte le associazioni che hanno sostenuto le modifiche. Si tratta di un grande passo in avanti per tutti coloro che da anni lottano per i propri diritti, e che ora potranno far leva su un iter semplificato, più rapido e specifico, in modo da inquadrare in modo chiaro ogni singolo caso della malattia sopracitata.