Rivoluzione Tesla: addio alle colonnine, risparmi clamorosi

Tesla è una delle aziende più innovative nel panorama automobilistico mondiale: ecco l’ultima trovata della casa fondata da Elon Musk.

Il mondo auto è pieno di aziende sempre alla ricerca della novità in grado di rivoluzionare il settore e, tra queste, una delle più attive è senza dubbio Tesla. L’azienda fondata da Elon Musk, infatti, ha avuto il grande merito di rendere una realtà le auto elettriche facendole sviluppare e conoscere al mondo e diventandone anche leader assoluta con alcuni modelli – come Model 3 o Model Y – già entrati nel mito.

Non solo perché la casa americana ha anche un ruolo decisivo nello sviluppo delle stazioni si ricarica grazie ai suoi Supercharger, le colonnine ad alta velocità che permettono agli automobilisti che posseggono una Tesla – ma non solo visto che il colosso americano sta chiudendo accordi con diverse case – di ricaricare sempre il proprio veicolo riducendo a zero il rischio di rimanere a piedi.

Tesla, ecco la novità rivoluzionaria

Tesla, quando si parla di novità in grado ri rivoluzionare il settore, non è seconda a nessuno. Per questo ogni novità del brand americano viene accolta con un certo entusiasmo; cosa che vale anche per l’ultima trovata di Musk che ha deciso di introdurre la nuova funzione “Charge on Solar” che può trasformare l’energia solare in eccesso in energia della batteria automobilistica.

Tesla, attiva una nuova funzione che cambierà il mondo auto
Tesla, ecco la funzione rivoluzionaria (F. Muhammad da Pixabay – Allaguida.it)

Già dal nome si intuisce come questa ultima trovata possa rappresentare l’ennesima svolta nel settore automobilistico. I proprietari di Tesla avranno bisogno di alcune specifiche per poter usufruire della nuova funzionalità messa a disposizione dall’azienda; ad esempio, gli utenti avranno bisogno di un veicolo Tesla con versione software 2023.26 o successiva, un Tesla Powerwall con versione software 23.12.10 o successiva e energia solare in loco. Infine, avranno bisogno dell’app Tesla (versione 4.22.5) per regolare il modo in cui i due funzionano in armonia tra loro.

Tutti elementi che, però, non sono così impossibili da far coincidere, specie se si acquista un modello nuovo dall’azienda americana. Una volta che tutti questi elementi sono soddisfatti, ecco che gli utenti possono semplicemente aprire l’app Tesla, selezionare il veicolo in questione e quindi premere “Ricarica a energia solare”. L’applicazione chiederà quindi all’utente di impostare un limite di addebito e un luogo di addebito preferito. In breve, questo dovrebbe consentire agli utenti di prelevare dalla rete solo la quantità di carica che desiderano prima di ricaricare solo con l’energia solare.

Una svolta non indifferente perché, in questo modo, l’autonomia della batteria viene ampliata e, di conseguenza, a meno ricariche corrisponde un minore esborso economico, oltre alla possibilità di percorrere più chilometri con una singola ricarica. Grazie all’attivazione della ricarica solare, inoltre, il veicolo monitorerà la situazione in tempo reale e regolerà il livello di carica ogni dieci secondi secondo necessità. Inoltre gli utenti possono anche programmare quando utilizzare la ricarica solare e quando no decidendo in questo modo il tipo di carica da consumare.

Uno dei grandi vantaggi di questa tecnologia, poi, è anche quello di aumentare la potenza totale che si può sfruttare tramite i pannelli solari. Invece di dover estrarre l’energia già immagazzinata nel Powerwall, questo nuovo sistema lo salta e alimenta semplicemente il veicolo. Una novità, l’ennesima per Tesla, che rischia di scombussolare in senso positivo il mercato delle auto elettriche, sempre alla ricerca di novità per aumentare l’autonomia di questi veicoli e pronto a prendersi anche qualche rischio pur di riuscire a conquistare il mercato. Un’innovazione, quella lanciata da Musk, che potrebbe rappresentare la svolta definitiva per lo sviluppo di questo tipo di auto, ancora non così diffuse nel mondo e che stanno incontrando le resistenze di un mercato ancora ancorato alle auto “classiche”, ossia quelle benzina e diesel, che non riescono a uscire dal cuore degli automobilisti.

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