Rottamazione auto: procedura, costi, moduli e incentivi

La procedura per la rottamazione auto, comporta una serie di formalità burocratiche molto importanti che non possono essere trascurate.

In questo articolo esamineremo tutti gli aspetti, gli incentivi disponibili, le procedure e i costi da affrontare nel caso di rottamazione.

Ma non preoccupatevi, si tratta di un’operazione piuttosto semplice da effettuare e i costi sono abbastanza contenuti. Ma di questo ne parleremo a breve.

Rottamazione auto: come fare per avviare la procedura

I casi per cui si ricorre alla rottamazione auto si riconducono a due categorie principali: si rottama il veicolo perché se ne sta comprando un altro; si demolisce un vecchio veicolo non contestualmente all’acquisto di un altro.

Se l’acquisto dell’auto, nuova o usata che sia, viene fatto tramite un concessionario, quasi certamente gli si affiderà anche la demolizione del vecchio veicolo.

Attraverso l’acquisto tramite concessionario, è possibile risparmiare denaro sulla nuova auto ed evitare eventuali seccature connesse alla rottamazione.

Attenzione però, non si può consegnare un veicolo al concessionario per la demolizione se non se ne acquista un altro.

In tal caso si deve andare direttamente dal demolitore. Inoltre è obbligatorio per legge demolire l’auto presso un apposito centro autorizzato di raccolta.

I documenti necessari per la rottamazione

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Foto di Shutterstock | Opat Suvi

Vediamo dunque quali sono i documenti necessari per concludere la pratica di rottamazione tramite il concessionario o tramite un demolitore autorizzato.

In caso di rottamazione auto con acquisto contestuale di un’altra dal concessionario, si deve consegnare il veicolo da demolire insieme ad entrambe le targhe, la carta di circolazione e il certificato di proprietà cartaceo (CDP) o il foglio complementare, se esistono.

Se invece il veicolo ha il certificato di proprietà digitale (CDPD), il concessionario avrà l’autorizzazione all’accesso agli archivi del PRA.

Nel caso in cui non si possieda il CDP, si dovrà presentare al suo posto il modello NPC3, scaricabile dal sito dell’ACI o dal portale dell’automobilista (www.ilportaledellautomobilista.it) o disponibile presso tutti gli uffici di pratiche auto, oltre che alla Motorizzazione.

Se chi consegna l’auto non è il proprietario, tra i documenti ci deve essere presente anche un atto idoneo come, l’accettazione dell’eredità, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio firmata dal proprietario.

Gli stessi documenti saranno necessari se si decide di consegnare l’auto ad un demolitore autorizzato dalla legge.

Per verificare l’affidabilità del demolitore, esistono appositi elenchi, suddivisi per provincia.

Si possono consultare sul sito web dell’ACI, cercando la sede provinciale che interessa.

Il certificato di rottamazione

Contestualmente alla consegna del veicolo, il concessionario è tenuto a rilasciare al proprietario dell’auto il cosiddetto certificato di rottamazione.

Questo documento deve contenere i seguenti dati:

  • Nome e cognome e indirizzo del proprietario
  • Numero di registrazione/identificazione
  • Firma del titolare dell’impresa (concessionario) che rilascia il certificato
  • Data e ora di rilascio del certificato e la data e l’ora di presa in carico del mezzo
  • L’impegno a provvedere alla richiesta di cancellazione dal PRA
  • Gli estremi di identificazione del veicolo (classe, marca, modello, targa e numero di telaio)
  • I dati personali e la firma del soggetto che effettua la consegna del veicolo
  • I dati dell’incaricato alla procedura se è una persona diversa dal proprietario.

Dal momento della consegna del certificato di rottamazione, il proprietario non ha più la responsabilità civile o penale del veicolo (multe, incidenti).

I costi di demolizione da sostenere

I costi per la rottamazione auto previsti dalla legge sono:

  • 13,50 euro per gli emolumenti ACI
  • 32 euro per l’imposta di bollo (48 euro in caso di utilizzo del modello NP3C)
  • 36,38 euro per la cancellazione dal PRA. Se invece del CDP si usa il modello , allora l’imposta di bollo è di 48 euro e la cancellazione dal PRA di 51,30 euro.
  • Se serve una visura al PRA, il servizio on line costa tra i 7 e gli 8 euro

In caso di rottamazione dal demolitore, senza acquisto di altro veicolo, può esserci un eventuale costo del servizio da parte del demolitore stesso, che possono riguardare di solito il trasporto tramite carro attrezzi o altri costi di smaltimento, quindi in media altri 80-100 euro.

Se l’auto è ancora marciante, a volte il demolitore può non chiedere nulla, avrà il suo margine dalla rivendita dei pezzi ancora buoni sul mercato dei ricambi usati e dai materiali scartati e trattati come materia prima riciclata alle industrie.

Gli incentivi per la rottamazione auto

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Foto di Shutterstock | 89stocker

Il Governo Italiano, ha emanato degli incentivi auto per l’anno 2022 che prevedono una virata verso autovetture più “green”.

Nel caso specifico della rottamazione, l’Ecobonus prevede degli sconti suddivisi in diverse fasce di emissione di CO2.

Per chiarezza, gli sconti previsti per le autovetture con emissioni tra 0 e 20 g/Km (auto elettriche ed ibride) possono arrivare sino a 5.000 euro di bonus in caso di rottamazione, con emissioni da 21 a 60 g/Km (ibride plug-in) si arriva a 4.000 euro con rottamazione ed infine le vetture con emissioni da 61 a 135 g/km prevedono uno sconto di 2.000 euro con obbligo di rottamazione.

Per rientrare negli incentivi e quindi negli sconti però, oltre che inoltrare la richiesta, è consigliato anche rottamare la vecchia auto. Questo vale sia per ottenere sconti per l’acquisto più sostanziosi sia per invogliare i compratori ad una scelta più ecologica.

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