Fernando Alonso è ancora tra i protagonisti del mondiale di F1, ed in passato, ha avuto ben due esperienze, non proprio fortunate, in McLaren. Ora emerge un retroscena su un caso discusso.
La carriera di Fernando Alonso in F1 iniziò nel lontano 2001, al volante della Minardi, che lo lanciò in un mondo in cui sarebbe stato protagonista per svariati decenni. I due titoli mondiali sono maturati nel 2005 e nel 2006 al volante della Renault, alla corte di un Flavio Briatore che scommise su di lui anni prima, dopo averlo visto in azione sull’auto italiana, strappandolo subito alla concorrenza.

In pochi avrebbero potuto scommettere su una carriera così longeva, ed Alonso si conferma un vero mastino, amanti delle corse a 360°, che nonostante un digiuno di vittorie che dura da quasi 13 anni, non ha ancora intenzione di appendere il casco al chiodo. Dopo i titoli vinti con la Renault, Fernando passò alla McLaren nel 2007, forse l’anno più controverso della storia della F1. Si trattò del campionato in cui scoppiò la Spy Story tra il team di Woking e la Ferrari, i team che si giocarono il titolo mondiale sino all’ultima gara. E nel quale scoppiò la faida interna tra lo spagnolo e Lewis Hamilton. Su quanto accadde all’epoca, arrivano rivelazioni sorprendenti a 18 anni di distanza.
McLaren, l’ex ingegnere di pista su Alonso e le bustarelle
Mark Slade, che nel 2007 era ingegnere di pista di Fernando Alonso alla McLaren, è stato intervistato al podcast del giornalista britannico Peter Windsor, facendo chiarezza sull’argomento delle “bustarelle” che il due volte campione del mondo avrebbe dato ai suoi meccanici durante la stagione. Ovviamente, al loro interno c’erano dei soldi, offerti agli uomini di Woking con l’obiettivo di portarli dalla sua parte. Il tutto risale al vittorioso, per Fernando, Gran Premio d’Europa, che si corse sul tracciato del Nurburgring, al termine di un duello all’arma bianca, sul bagnato, contro la Ferrari di Felipe Massa.

Slade ha così ricordato quanto accadde tra Alonso e la squadra: “Nella giornata del giovedì, Fernando venne da me e mi chieste se gli potevo dare una lista delle persone che lavoravano sulla sua macchina. Non è semplice dividere i nomi di coloro che lavorano su una singola auto, perché i ruoli sono molteplici, ma ci lavorai al meglio delle mie possibilità. Gliela portati e lui mi chiese se potevo portare tutti i ragazzi presenti nella lista nel retrobox. A quel punto, diede a tutti buste piene di soldi, dicendo che alla Renault gli piaceva condividere le sue vittorie con questi premi in denaro ai meccanici“.
L’ex ingegnere di pista dello spagnolo ha poi aggiunto: “Da come ricordo, il contenuto di ogni busta era di circa mille euro, e noi non sapevamo cosa dire. Non era mai successo prima ed eravamo perplessi, ma lo abbiamo ovviamente ringraziato per quanto fatto. Il direttore sportivo Dave Ryan non la prese bene, e chiese a tutti gli uomini di dare i soldi al team, chiunque non lo avesse fatto sarebbe stato licenziato. Credo che i soldi siano stati poi ridati a Fernando, chiedendogli di non farlo più in futuro“.