La sicurezza va sempre messa al primo posto quando ci si sposta in auto, ed un nuovo problema tecnico ha costretto un colosso dei motori a procedere per un richiamo. Ecco qual è il marchio coinvolto.
Nelle auto di oggi, in cui la tecnologia la fa padrona, le accortezze in termini di sicurezza si sono moltiplicate, sino a rendere le vetture dei veri e propri computer. In Europa c’è ormai l’obbligo di dotarle dei famosi ADAS, ovvero sistemi di assistenza alla guida e di sicurezza che non possono mancare a bordo. Tutto ciò ha aumentato sicuramente la sicurezza a bordo, ma c’è da dire che hanno portato ad un netto aumento dei prezzi di listino.

In molti casi, tuttavia, si verificano delle problematiche preoccupanti causate da errori in fase di produzione, ed anche in Italia ed in Europa ne sappiamo qualcosa, visto il grave problema che ha colpito le auto di Stellantis dotate di airbag Takata. Secondo quanto riportato dal sito web “Autoevolution.com“, un noto brand dovrà richiamare alcune auto proprio a causa di un problema agli airbag, un dispositivo di sicurezza su cui non sono ammessi malfunzionamenti. Il rischio è alto per i proprietari di questi veicoli, e ci sarà da intervenire in fretta.
Mazda, richiamo per la CX-50 per problemi agli airbag
In base alle informazioni emerse, la Mazda dovrà richiamare alcuni esemplari della CX-50 per dei problemi con gli airbag. Il guaio riguarda la Mazda North American Operations, il che significa che non coinvolge modelli in vendita sul mercato europeo o italiano, ma solo oltreoceano. Coinvolta la CX-50 Model Year 2025, che è stata prodotta dal 27 di febbraio scorso in quel di Huntsville, in Alabama. In questo sito di produzione, vengono assemblate diverse Mazda ed alcune Toyota, in un impianto gestito dai due colossi nipponici in joint venture.

Il problema è causato da una mala configurazione dei software dei moduli di controllo degli airbag nella Mazda CX-50, e pare che due modelli in particolare siano afflitti da questo problema e siano stati venduti dai concessionari. Il richiamo delle vetture in questione sarà comunicato entro e non oltre il 17 di agosto prossimo, ma non ci dovrebbero essere altri esemplari coinvolti. Dunque, il richiamo non è così drammatico come avvenuto in altri casi, in cui venivano sottoposte a dei controlli decine di migliaia di vetture, e la speranza è che non si verifichino episodi pericolosi in futuro.